Sgarbi a Lucca: "Merita di stare qui" - Opere d'arte lucchesi: la pala di altare di Sano Ciampanti

La pala di altare di Sano Ciampanti, un'opera d'arte perduta da secoli, potrebbe tornare a Lucca. Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della cultura, suggerisce due strade percorribili per il suo ritorno.

"La pala di altare di Sano Ciampanti, merita sicuramente di tornare a Lucca per la sua importanza e perché fa parte del patrimonio delle opere d’arte lucchesi".

Parola di Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della cultura e importante critico d’arte.

"Nel dipinto – sottolinea Sgarbi – si nota la presenza del Botticelli e credo che sia assolutamente giusto che faccia ritorno a Lucca; le strade percorribili potrebbero essere due – spiega – o attraverso l’acquisto della Fondazione Crl con l’impegno di creare a Palazzo Mansi o presso il Museo nazionale Guinigi una sala che prenda il nome della Fondazione e contenga alcune delle molte opere in suo possesso, quindi anche con la pala di altare di Sano Ciampanti, oppure, e questo sarà possibile a partire dall’anno nuovo, con l’acquisto diretto da parte del Ministero che sta rendendo autonomo il Museo lucchese, per inserire il dipinto tra le sue opere".

Secondo Sgarbi sarebbe fondamentale "conoscere la richiesta in denaro che l’antiquario Fabrizio Moretti della “Moretti Fine Art” ha intenzione di chiedere ma ribadisco che l’opera è giusto che torni a Lucca".

Resta da capire quale sarà lo sviluppo che ruota intorno a questa opera d’arte che dalla fine del 1595 ha fatto perdere le sue tracce dal contesto in cui aveva vissuto per un centinaio di anni. E che magari potrebbe presto ritornare.

Mau.Guc.