MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

"Serve discontinuità". I paletti di Danti al Giani-bis

Il segretario di Sinistra Italiana detta la roadmap in vista delle urne d’autunno

Dario Danti segretario di Sinistra Italiana

Dario Danti segretario di Sinistra Italiana

LUCCA

Programma e discontinuità. Sono i due riferimenti che per Dario Danti, segretario regionale di Sinistra Italiana, devono camminare insieme. Lo dice di fronte a una sala gremita preso il circolo “I Diavoletti” di Camigliano, durante la full immersion dedicata alla costruzione di un’alternativa di sinistra basata su idee e strategie programmatiche future.

Un luogo che ieri si è trasformato in un laboratorio fra vari soggetti politici, sindacali e dell’associazionismo, dove far germogliare una politica diversa e discontinua, profondamente impegnata a battere il centrodestra: dai comuni alle regioni (non solo la Toscana) fino alla grande sfida, nel 2027, da sferrare al governo guidato da Giorgia Meloni. Dario Danti non parte dal candidato alla guida della Regione Toscana ma da alcune idee programmatiche.

"La coalizione uscente è appunto per definizione tale – dichiara – noi siamo qui a riempire il confronto di temi e idee e lo vogliamo fare ovunque attraverso un soggetto che si riassume in Pd, Avs e Movimento 5 Stelle; insieme confronto e idee per governare la questione del lavoro,con il salario minimo comunale e regionale, la ripubblicizzazione dell’acqua; e ancora – sostiene il segretario di SI – dicendo no alla pista dell’aeroporto di Peretola".

Prosegue Danti: "Dobbiamo affrontare e dare gambe al reddito di cittadinanza, ai beni comuni e a una sanità che preveda maggiore integrazione socio-sanitaria e più case di comunità; basta con il finanziamento alle grande opere e maggiore attenzione all’ambiente e al nostro territorio vulnerabile e da mettere in sicurezza".

Dario Danti sostiene con forza "l’importanza di momenti come questi che vedono aperta una discussione e un confronto: da qui, come da altre iniziative che seguiranno, parte un laboratorio legato al programma e realmente alternativo, quindi penso alle prossime elezioni politiche per battere la destra al governo".

Sulla candidatura di Eugenio Giani, Danti è netto: "Si parte dal programma, dalle idee e dalla discontinuità". Niente di scontato né acquisito per prassi, insomma. Sugli altri soggetti partitici (Italia Viva e Azione) Danti allarga le braccia: "Nessuna preclusione, il dialogo è aperto, ribadisco per convinzione che Pd, Avs e M5S stanno lavorando insieme a un’idea di politica e di società".

Maurizio Guccione