REDAZIONE LUCCA

Se la libertà diventasse una moda? Noi in bilico tra scelte e imposizioni

Moda: prigione o divertimento? “Habere, non haberi”,” possedere, non essere posseduti”: senza schiavitù, la moda è uno spasso. Chi non cerca apprezzamento? Chi non si guarda allo specchio? E’ ipocrita negarlo. Il problema è che la moda si fa tiranna, toglie ogni libertà e impone pesanti dittature. Noi ragazzi non siamo liberi, ma prigionieri dell’apparenza. Per esistere bisogna essere omologati allo stile più in voga. Non c’è l’individuo ma il gregge. Temendo il rifiuto, portiamo abiti che non ci appartengono. Aprire l’armadio è un problema. I vestiti ci guardano minacciosi, sulla felpa datata un ghigno beffardo anticipa le risate altrui. Lamaglietta giusta salva dall’umiliazione ma è è stressante. Lo è meno accettare gli stereotipi. Abbigliamento, trucchi e accessori creano il personaggio ma bruciano la personalità. Per non subire giudizi si usa una maschera. Il rischio è diventare figure pirandelliane, tartarughe in gusci di lumaca. A forza di indossare maschere, quando le togliamo la sera non c’è più il viso: solo il vuoto dorme sul cuscino. Non qui deve portare la moda e tocca a noi impedirlo. Coloriamoci in libertà, non lasciamoci cancellare!