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San Valentino si tinge di arancione Appello a Giani: “Salviamo la festa“

Menesini si rivolge al governatore: “Rinviamo eventuali restrizioni a lunedì, il 14 è un evento particolare“. Confesercenti punta a salvare la domenica e anche a mantenere comunque i pranzi al ristorante

L’appello a salvare almeno il San Valentino arriva chiaro e forte dal presidente della Provincia, Luca Menesini: “Domenica 14 la Toscana deve restare zona gialla – dichiara – . Se proprio dovesse accadere che l’Rt ci porti in zona arancione, chiedo che questo accada - come avvenuto con le ultime ordinanze del Ministero della Salute - da lunedì 15 febbraio: questa garanzia i ristoratori devono averla entro 24 ore. È questo quello che chiederò con un’apposita lettera al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani“.

“ Il 14 febbraio è un giorno particolare – continua Menesini –, è una ricorrenza che vede le coppie concedersi una cena fuori. Anziché la cena, poiché San Valentino cade di domenica, le coppie possono andare a pranzo“. “Siamo a mercoledì e i ristoratori devono sapere se possono prendere le prenotazioni per domenica senza incertezze e se possono fare la spesa in vista di quella giornata – aggiunge Menesini – . E non possono saperlo venerdì sera. Occorre lo sappiano entro 24 ore. Pertanto chiedo al presidente Giani di darci certezza a breve che - qualora la Toscana fosse interessata da un cambio di colore - che ciò avvenga a partire da lunedì 15 febbraio“. Anche Confesercenti prende posizione nell’imminenza del probabile passaggio della Toscana a zona arancione, che significherebbe – per i ristoratori – il ritorno esclusivo alla modalità asporto.

“I numeri dell’ultima settimana non sono incoraggianti – così il

responsabile area lucchese di Confesercenti Toscana Nord Daniele Benvenuti – e quindi non ci attendiamo niente di buono per la prossima settimana. C’è però da provare a salvare il fine settimana, considerando che domenica sarà San Valentino. Abbiamo già prenotazioni per il pranzo ovviamente e soprattutto gli ordine della merce. Sapere venerdì che non potremo aprire sarebbe una tragedia in un periodo già drammatico”.

“Non possiamo prolungare questo stato di incertezza – continua Confesercenti – . I ristoranti non sono attività che possono sapere anche un’ora prima se chiudere o aprire. Abbiamo fatto presente alla Regione la necessità, nel caso non si possa evitare il passaggio in arancione, che il provvedimento scatti almeno da lunedì. Tra l’altro per questa settimana il cambio di colore di alcune regioni è stato sancito dal ministro Speranza proprio a partire da lunedì 8. L’appello che rivolgiamo al presidente Giani è di farsi promotore nei confronti del governo per salvare almeno la prossima domenica”. “I nostri rappresentanti nazionali – conclude – hanno presentato al Comitato tecnico scientifico nuovi protocolli per allentare le restrizioni: obiettivo aprire la sera nelle zona gialle ed a pranzo in quelle arancioni. I margini scientifici ci sono, attendiamo la decisione politica del nuovo governo“.