“San Pietro a Vico, troppi nodi irrisolti da anni“

Il Comitato di San Pietro a Vico chiede interventi per porre fine al degrado nel paese, con opere pubbliche mai realizzate. Nonostante le promesse dell'amministrazione, nessun progetto è stato avviato. Il Comitato ha segnalato anche il degrado dell'ex Molino Pardini e ha fatto un esposto alla Procura.

A San Pietro a Vico arriva il nuovo parcheggio e l’illuminazione, ma il Comitato paesano chiede nuovi interventi e di porre fine a una situazione di degrado che, viene spiegato in una nota, dura orma da decenni, con opere pubbliche più volte promesse e mai realizzate. Il Comitato di San Pietro a Vico, costituitosi solo nel luglio 2022, ha già avuto cinque incontri con l’attuale amministrazione Pardini e con i suoi rappresentanti, oltre a una pubblica assemblea organizzata nel giugno scorso.

"In quel contesto – si legge nella nota – gli abitanti hanno descritto il disagio determinato dalla mancanza di punti di aggregazione, da un traffico intenso e indisciplinato e da problemi ambientali, di sicurezza, di decoro urbano. Pertanto, hanno sollecitato i lavori già promessi dalla cartiera Cardella quando aveva ottenuto il permesso per l’attuazione dell’impianto a Biogas, che è stato installato proprio nel centro del paese: erano previste le realizzazioni di un parco giochi, di una rotatoria in prossimità del cimitero, di un pubblico parcheggio per la scuola primaria".

"L’assessore Buchignani aveva già detto negli incontri avuti che tutti i progetti erano prossimi a concretizzarsi; durante l’assemblea di giugno si è addirittura parlato dell’approvazione dei progetti a luglio 2023 e della realizzazione effettiva a settembre 2023; nell’ultimo incontro del 12/10/23 è stata garantita la partenza dei lavori a dicembre 2023. Ad oggi nessun progetto è stato iniziato".

Il Comitato ribadisce l’importanza anche dei problemi dell’ex Molino Pardini, la cui struttura è fatiscente. "Visto il suo stato di degrado – prosegue la nota – sono necessari anche controlli atti a verificare la presenza di eventuali sostanze inquinanti. In tale occasione, è stato dichiarato dai rappresentanti del Comune che, trattandosi di una proprietà privata, gli unici strumenti a disposizione delle Autorità sono le ordinanze comunali". Il Comitato ha provveduto a fare un esposto alla Procura e a richiedere un sopralluogo dell’Arpat nell’agosto scorso.