Salvo l’istituto di Bagni di Lucca. Il Governo evita l’accorpamento

Grazie al decreto “Milleproroghe“ si è ridotto il numero di scuole toscane che verranno accorpate, da 15 a 4

Salvo l’istituto di Bagni di Lucca. Il Governo evita l’accorpamento

Salvo l’istituto di Bagni di Lucca. Il Governo evita l’accorpamento

Salvo l’Istituto comprensivo di Bagni di Lucca. La giunta regionale ha approvato ieri pomeriggio la delibera che approva il piano di ridimensionamento degli istituti scolastici e i conseguenti tagli che, dopo il decreto del governo "Milleproroghe" si erano ridotti a 4 scuole dalle 15 inizialmente previste in Toscana. La scure in Valle del Serchio si è abbattuta sulla scuola di Pescaglia che verrà accorpata a Lucca 5, l’Istituto di Ponte a Moriano. Evita l’accorpamento, per un fattore numerico relativo al maggior numero di iscritti, l’Istituto Comprensivo di Bagni Lucca, almeno per l’anno scolastico 2024/2025. Chiaro che resta tutto in bilico per l’anno scolastico successivo, 2025/2026, quando, scaduta la proroga, si tornerà a parlare di tagli, che potrebbero essere riproposti con previsioni, al momento, tutt’altro che rosee. Il sindaco di Bagni di Lucca, Paolo Michelini, ha comunque espresso soddisfazione, commentando positivamente la delibera della giunta regionale.

"La decisione favorevole ci dà fiducia anche per il futuro - afferma - perché riteniamo che i criteri adottati per stabilire accorpamenti e tagli non rispecchino la realtà delle aree interne, criteri che devono essere riveduti e per questo motivo abbiamo un po’ di tempo davanti a noi".

"Al momento siamo tuttavia felici di questa soluzione - aggiunge il sindaco Michelini – che ci consente, pur dispiaciuti per le altre realtà scolastiche, come Pescaglia, di garantire la nostra autonoma e di pensare al domani con più tranquillità e speranza, per portare avanti i nostri diritti rispetto il livello territoriale."

Anche il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, che non si era fatto soverchie illusioni, a decisione avvenuta, conferma: "Ovviamente eravamo e siamo contrari alle scelte e ai criteri che le hanno ispirate, perché se è vero che si parla sempre di valorizzare le zone montane poi nella pratica si va invece a fare l’opposto. Detto questo - prosegue – noi eravamo già una dirigenza "a scavalco", cioè che condividevamo con altro istituto, tuttavia la nostra non è stata una battaglia di campanile, ma per la qualità dei servizi e dell’insegnamento nel comune di Pescaglia. Ci siamo rapportati in sinergia con la Conferenza zonale Piana dell’Istruzione, con la Provincia di Lucca e l’Ufficio Scolastico provinciale, per una soluzione che ci garantirà comunque di tenere attiva la segreteria, garantendo la continuità didattica".

Marco Nicoli