FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Salviamo l’acqua: "Il Comune insista e non si pieghi ad Ait"

Il Comitato schierato a difesa di una società tutta lucchese

Clima ancora teso e posizioni contrastanti sul nodo della gestione dell’acqua

Clima ancora teso e posizioni contrastanti sul nodo della gestione dell’acqua

LUCCA

"L’AIT insiste, il Comune risponda con un nuovo ricorso al TAR, dobbiamo salvare la nostra acqua": lo chiede il Gruppo "Salviamo la nostra acqua" dopo che è stato reso noto che l’Autorità Idrica Toscana, con un nuovo provvedimento, ha respinto la richiesta del Comune di Lucca di proseguire nella gestione autonoma della propria acqua. "AIT – si legge nella nota – ha dunque nuovamente negato il riconoscimento della c.d. salvaguardia per il servizio idrico lucchese e, ciò nonostante, il fatto che un analogo, precedente provvedimento di diniego formulato dalla stessa Autorità in risposta alla stessa domanda avanzata dal Comune di Lucca sia già stato annullato lo scorso 2 aprile dal TAR Toscana con sentenza n. 633. E, oggi come allora, non solo AIT nega al Comune di Lucca il riconoscimento del c.d. regime di salvaguardia, ma nuovamente non è in grado di indicare con precisione quali sarebbero i reali motivi per cui il regime di salvaguardia invocato dal Comune di Lucca non potrebbe essere applicato nel contesto nostrano". A questo punto, "Salviamo la nostra acqua" chiede al sindaco Pardini di proseguire senza esitazione nella battaglia, impugnando davanti al TAR anche questo nuovo provvedimento.

"Rinunciare alla salvaguardia del servizio idrico lucchese – conclude la nota – significherebbe affidarne la gestione a società più grandi rispetto all’attuale GEAL, sottratte al controllo del Comune di Lucca e inevitabilmente più distanti dal territorio e dalle necessità di tutti noi cittadini lucchesi: necessità che coincidono, ad esempio, con la volontà di preservare la nostra acqua rispetto ad un suo utilizzo indiscriminato e senza limiti da parte del settore cartario, che può invece utilizzare meglio l’acqua che viene recuperata dai depuratori in un ciclo chiuso e virtuoso per l’ambiente".