MASSIMO STEFANINI
Cronaca

’Salanetti non s’ha da fare’. Porcari ora è tutta unita: "Maxi-manifestazione"

Grande partecipazione all’assemblea di martedì sera promossa dal Comune. Maggioranza, opposizione e Comitati hanno deciso di scendere in piazza. .

Il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, con Liano Picchi durante l’affollata assemblea pubblica di martedì sera che ha segnato la compattezza di maggioranza, opposizione e Comitati contro l’impianto di riciclo

Il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, con Liano Picchi durante l’affollata assemblea pubblica di martedì sera che ha segnato la compattezza di maggioranza, opposizione e Comitati contro l’impianto di riciclo

Una manifestazione di popolo, una mobilitazione generale che coinvolga un migliaio di persone per lanciare il messaggio più chiaro: "l’impianto di riciclo di pannolini, pannoloni e scarti tessili a Salanetti, non lo vogliamo". E’ quanto emerso martedì nell’assemblea pubblica indetta dal Comune di Porcari sull’argomento. La proposta è arrivata dal coordinatore dei Comitati ambientali Liano Picchi, il quale ha ricordato quella di una ventina di anni fa contro l’inceneritore che ebbe un successo clamoroso e che di fatto ne impedì la costruzione. Una forma di protesta che sia eclatante e che trova finalmente d’accordo su un tema in cui vi sono state polemiche a non finire sia il Comune, (il sindaco Fornaciari in apertura di serata ha sottolineato come adesso sia fondamentale l’unione), i comitati, l’opposizione.

Anche Barbara Pisani, infatti, capogruppo de "La Porcari che vogliamo", la minoranza, pur facendo notare molte incongruenze sull’iter ha fornito l’adesione. "Accogliamo con favore la notizia che l’amministrazione comunale di Porcari sarebbe finalmente disposta ad unirsi alla mobilitazione dei cittadini e dei comitati contro la realizzazione dell’impianto di Salanetti. Dopo oltre 20 mesi di silenzi, di mancate risposte, registriamo finalmente un primo segnale di apertura e di volontà di ascolto da parte della maggioranza che governa il Comune di Porcari che non ha utilizzato tutte le "cartucce" a sua disposizione. Ad esempio ricordiamo la tardiva delibera di giunta di identificazione del centro abitato, - dichiara Pisani, - inviata alla Regione quando ormai il nuovo Piano dei Rifiuti era già stato approvato ed il mancato ricorso al TAR del Comune a fianco dei cittadini. Per non parlare, poi, del ricorso al Presidente della Repubblica promosso dal Comune. Una operazione costata oltre 20.000 euro di soldi pubblici".

Liano Picchi ha aggiunto: "Serve la spallata finale, ma bisogna essere convinti, determinati e crederci fino in fondo senza timori. Bisogna dimostrare di essere in tanti. Qui siamo un centinaio circa a questa assemblea, ognuno di noi deve portare dieci persone e potremo dire la nostra. E’ chiaro che se manifestiamo in 50, ci sbatteranno in faccia il fatto che la questione interessa soltanto ad un manipolo di volonterosi ambientalisti. Il sindaco di Capannori Del Chiaro? E’ il primo a non volerlo l’impianto – chiosa Picchi – sembra strano tutto ciò, ma se ci pensate lo ha previsto a pochi metri dal confine con Porcari. Perché non lo ha previsto a Marlia?".

Massimo Stefanini