GIULIA PRETE
Cronaca

Rotonda a Oriana Fallaci: "Un simbolo di coraggio"

Lucca rende omaggio a un’altra donna che ha fatto la storia del Paese. La cerimonia di intitolazione si è svolta ieri mattina in via delle Città Gemelle .

La cerimonia di intitolazione ieri in via delle Città Gemelle (foto Alcide)

La cerimonia di intitolazione ieri in via delle Città Gemelle (foto Alcide)

Dopo l’intitolazione della rotonda a Emanuela Loi, la giovane agente di polizia che perse la vita nell’attentato al giudice Paolo Borsellino insieme agli altri membri della scorta, la città di Lucca prosegue il proprio percorso di valorizzazione della memoria attraverso la toponomastica. Nella mattinata di ieri, la nuova rotatoria all’incrocio tra via Città Gemelle e via San Donato è stata infatti intitolata alla celebre giornalista e scrittrice fiorentina Oriana Fallaci. Un’altra donna, un altro grande simbolo di coraggio, libertà e determinazione del nostro Paese.

Alla cerimonia di scopertura della targa erano presenti il sindaco Mario Pardini, l’assessore alla toponomastica Moreno Bruni e il consigliere comunale promotore dell’iniziativa Giovanni Ricci. Hanno preso parte all’evento anche gli assessori Nicola Buchignani, Paola Granucci e Simona Testaferrata, il consigliere delegato Alessandro Di Vito, i membri della Commissione toponomastica e una rappresentanza dell’opposizione.

“Questa nuova rotonda doveva avere un’intitolazione importante - ha commentato il sindaco - Ringrazio la commissione toponomastica e gli uffici per il grande lavoro svolto. Oriana Fallaci ci ha insegnato che la libertà, prima di essere un diritto, è un dovere. E’ importante ricordarlo anche oggi impegnandoci a portare avanti questo concetto”.

Oriana Fallaci, scomparsa nel 2006, è stata una delle più grandi giornaliste e scrittrici italiane del ’900. Collaboratrice di alcuni dei maggiori quotidiani del mondo fra cui Times, New York Times, Corriere della sera e Asahi Shimbun, è stata autrice anche di numerosi volumi di successo che hanno raccolto molti dei suoi più brillanti reportage giornalistici e hanno toccato argomenti di scottante attualità come la condizione femminile nel mondo, l’aborto, le guerre e il cambiamento tecnologico.

Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, la giornalista è tornata ad animare il dibattito pubblico internazionale attraverso alcuni saggi dedicati al fondamentalismo islamico e ai valori della cultura, della democrazia e società occidentali.

A ricordare il suo libro “La rabbia e l’orgoglio” - leggendone alcune righe durante la cerimonia - è stato proprio il consigliere Ricci, che ha promosso l’intitolazione.

Giulia Prete