
Il 23 settembre non è una data qualsiasi per Lucca. Sono passati sei anni da “quel“ sabato 23 settembre 2017 che ha scritto la storia, quando i Rolling Stones apparvero sull’incredibile, enorme palco, posto per la prima volta sugli spalti delle Mura, davanti a 55mila persone. Per chi c’era un ricordo incancellabile e bellissimo, per tutti gli altri la curiosità e lo stupore per la portata dell’evento, irripetibile e frutto della visionarietà, della testardaggine e delle indubbie capacità di Mimmo D’Alessandro.
Lo ricorda per filo e per segno, il “patron“ del Summer, quel giorno e anche quelli precedenti. E nella sua voce si percepisce ancora l’emozione viva.
Per quanti giorni non ha dormito, alla vigilia dello show?
"Per settimane... C’era sempre la paura che qualcosa potesse succedere. E’ andata un po’ meglio quando è arrivato l’aereo degli Stones a Pisa, ma in realtà ogni volta che si muovevano da Firenze in auto c’era da soffrire: proprio il pomeriggio del concerto, l’auto di Keith Richards è sfuggita per miracolo a un incidente sull’autostrada. Diciamo che ho respirato solo quando li ho visti salire sul palco".
E poi, quali sensazioni?
"Una sensazione straordinariamente bella, quando sono salito per la prima volta sulle Mura e ho visto quella marea di persone... Mi sono quasi spaventato, non credevo ai miei occhi. Sensazioni bellissime, impagabili, emozioni che nessuna somma di denaro può comprare. Anche gli scettici e i contrari hanno dovuto ricredersi. Perché è stato un evento irripetibile e tale resterà, non ci sarà mai più un altro concerto dei Rolling Stones a Lucca, non avrebbe senso".
Quel giorno è stata una vera svolta per la città?
"Lucca non deve e non può dimenticare, perché quel giorno si è fatta la storia. Da lì Lucca è cresciuta, dalla notte al giorno e le cose belle vanno ricordate. Ora sembra tutto scontato, ma non è così. In quel tour c’erano solo 14 date in Europa, tutte nelle capitali o nelle metropoli e poi c’era Lucca a rappresentare l’Italia: questa è una medaglia che nessuno mi può togliere. Dopo lo show ne ho passate tante, ma niente poteva togliermi la soddisfazione. Ho lottato da solo contro tutto e tutti, ho rischiato e ho avuto ragione. Una gioia enorme che non si può comprare. Secondo me Lucca dovrebbe fare un omaggio ufficiale a quell’evento irripetibile".
Paolo Ceragioli