REDAZIONE LUCCA

Rogo alla cartiera, imprenditore patteggia

Il 13 agosto 2019 le fiamme distrussero tonnellate di carta alla Pasquini di Ponte a Serraglio. Fu incendio colposo: 5 mesi all’amministratore

Le fiamme domate: alcune lambirono anche le case senza danneggiarle (Borghesi)

Lucca, 3 febbraio 2021 -  Cinque mesi e dieci giorni per incendio colposo. È la pena patteggiata da Stefano Pasquini di fronte al gup del tribunale di Lucca, Antonia Aracri. Pasquini, in qualità di legale rappresentante e responsabile del servizio prevenzione e protezione dell’azienda, era stato chiamato a rispondere del maxi incendio che, dopo le 12.30 del 13 agosto 2019, aveva devastato il piazzale della cartiera in località Ponte a Serraglio nel territorio di Bagni di Lucca, sulla via Letizia. Quel giorno andarono a fuoco, in base alle stime cristallizzate dalle perizie, circa 7mila quintali di carta destinata al macero e stoccata nel piazzale della cartiera. Pasquini era stata accusato di alcune mancanze sul fronte della sicurezza rilevate dai soccorritori. La pena patteggiata di fronte al giudice per le indagini preliminari, è stata sospesa. I vigili del fuoco, dopo aver domato le fiamme, rilevarono alcune omesse cautele nella separazione dell’area magazzino, dove era stoccato il materiale infiammabile, dal resto dei locali. In base alla relazione fatta alla Procura, una attaccate le pompe all’impianto dell’acqua, i vigili del fuoco si sarebbero accorti che la pressione era insufficiente.  

Il motivo: la pompa era collegata a un pozzo naturale al quale però, nel tempo, non era stata fatta adeguata manutenzione. Le fiamme si originarono dalle balle di carta stoccate nel piazzale, arrivando a lambire anche il terrazzo di un’abitazione che si trovava lungo la via Letizia. In base a quanto ricostruito, l’innesco avvenne in una sorta di corridoio che si era creato fra le balle di carta riciclata. A peggiorare le cose, quel giorno, ci si mise il clima afoso e secco, ma anche il vento che porto le fiamme ad estendersi anche sui altri pianali. L’allarme venne dato intorno alle 12.30 proprio da un operaio della cartiera che si accorse delle fiamme avvisando il 115. Quel giorno per consentire le operazioni di spegnimento venne chiusa al traffico la Statale del Brennero.  

I danni causati dal maxi incendio furono tutti per l’azienda che produce carte monolucide per l’imballaggio flessibile, carte veline e uso Kraft del settore alimentare. La produzione riuscii quasi subito a rimettersi in moto, ma andarono persi circa 7mila quintali di carta. Le abitazioni vicine, grazie all’intervento dei soccorsi non furono danneggiate, né raggiunte dalle fiamme. I residenti però nei giorni successivi chiesero un incontro con il sindaco di Bagni di Lucca per chiedere la presentazione di un progetto che valutasse lo spostamento dello storico stabilimento.  

Claudio Capanni