
Una fauna mastodontica e selvatica ha invaso artisticamente il centro e il lungomare. Ieri è stata inaugurata la mostra "Bombardieri e altri animali" dell’artista Stefano Bombardieri che fino al 16 luglio è promossa da Comune e la Galleria Oblong Contemporary Art di Dubai e Forte dei Marmi, in collaborazione con Villa Bertelli. Il percorso espositivo inizia in piazza Garibaldi, al Fortino, con Marta e l’elefante, opera emblematica dell’artista che si racconta attraverso un Qr-code da cui si attiva il dialogo tra la bambina e l’elefante interpretato da due attori. Anche Testa Rino, l’imponente testa di rinoceronte è installata in piazza Garibaldi. Ecco poi un rinoceronte a grandezza naturale sospeso nello spazio tramite due fasce che ne sollevano il grande peso nel parco di via Spinetti, mentre, una scultura analoga si trova in via Carducci all’incrocio con via Veneto. Si prosegue in via Carducci con il grande struzzo che si tuffa nel cubo di Rubik, sul viale della Repubblica, angolo con via Veneto, è installata una testa di rinoceronte ingabbiata mentre un altro rinoceronte è in piazza Kurz. Al pontile ecco Totem, che riprende alcuni degli elementi proposti nelle sculture precedenti qui composte a formare un’immagine totemica per sottolineare il valore simbolico della scultura. Bombardieri è noto per le sue sculture grandi e audaci e utilizza spesso materiali sintetici, come le fibre plastiche, le resine, ma anche il bronzo più tradizionale, elaborando con sapienza, ed un certo mistero, le forme che riproduce; lo scultore non dialoga più solo con l’aspetto formale dell’opera, che è una componente significativa, ma mette in gioco l’ironia che la caratterizza, come se l’arte avesse il ruolo, per farsi ascoltare, di esorcizzare la verità sorridendo.
Fra.Na.