Con l’istituzione dell’Osservatorio rifiuti zero, votato in consiglio comunale, si rafforzano le politiche ambientali di un territorio che ha visto in pochi anni la differenziata lievitare dal 25% del 2012 all’attuale 80%. Ma l’approvazione della delibera è stata tutt’altro che unanime vista la discussione in aula. L’osservatorio affiancherà l’amministrazione per monitorarne l’operato e indicare le strategie e le politiche in grado di abbattere la produzione dei rifiuti, migliorare il livello di raccolta differenziata e promuovere il riuso dei materiali, contrapponendosi alle pratiche di incenerimento o discarica, con conseguenti benefici per la collettività in termini economici e di salute. "Massima soddisfazione per questo primo traguardo: ora – dice il consigliere delegato Giorgio Silicani – sarà fondamentale la collaborazione con gli osservatori e le amministrazioni dei comuni vicini. Alcuni. I risultati sono possibili soltanto con una sinergia territoriale". L’assessore all’ambiente Sara Pescaglini pone invece l’accento su un percorso mirato alla riduzione della produzione di rifiuti e all’educazione al riuso e recupero di materiali.
L’Osservatorio sarà composto dall’amministrazione (sindaco o assessore e consigliere delegato), un membro dell’associazione “Zero waste Italy“, un delegato del gestore dei rifiuti e altri membri (da 5 a 7) attingendo da associazioni tramite una manifestazione d’interesse: l’incarico durerà due anni. Ma le opposizioni tuonano: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, lista Per Camaiore e Camaiore popolare hanno votato contro (un loro emendamento è stato bocciato) in quanto ritengono che il regolamento non garantisca autonomia e partecipazione. Così la pensano la consigliera di Camaiore popolare Arianna Lombardi e quella di FdI Claudia Bonuccelli. "Sono a favore dell’Osservatorio – dice quest’ultima – tanto che in campagna elettorale firmai il protocollo d’intesa ’Zero waste’. Purtroppo ancora una volta abbiamo riscontrato la mancanza di collaborazione e di volontà di lavorare in modo congiunto da parte della maggioranza e del sindaco". A far discutere è soprattutto la presenza, nell’Osservatorio, del gestore dei rifiuti: "È una contraddizione, in questo modo controllato e controllore coincideranno. L’altro grande difetto è la mancanza di un rappresentante dell’opposizione: non c’è stato modo di far modificare un punto che avrebbe garantito massima trasparenza e democrazia".
Isabella Piaceri