REDAZIONE LUCCA

Rifiuti, con Ersu gli stessi costi della Sea

A carico dei cittadini i consueti dieci milioni, ma tante aziende e famiglie sono stremate dagli effetti della pandemia

Covid e Tari, emergenza e rifiuti: due facce della stessa medaglia che sono una scontata piega dello specchio economico di ogni realtà. Aumentano i rifiuti ‘speciali’ nel 2020: basti pensare agli ospedali, le farmacie, le case con persone colpite dal virus e a tutti i materiali da ritirare con prescrizioni specifiche e rigidissime e quindi più costose. Del resto si tratta di ‘forza maggiore’ legata alla pandemia.

Ma quanto dovrebbe entrare nelle casse comunali per la tariffa sui rifiuti in questo terribile 2020? Per i flussi attivi della Tari in bilancio, se tutti pagassero, a Camaiore affluirebbero 10 milioni e 136.000 euro: le bollette sono già state recapitate in settembre a cittadini ed attività con una possibile breve rateizzazione oppure il pagamento in unica soluzione entro metà novembre.

Molti contribuenti (famiglie o imprese) si troveranno in difficoltà e si sono già lamentati: non più tardi di ieri un’azienda locale, che lavora di supporto al catering, ha fatto appello ad un rinvio di pagamento fino a primavera o meglio all’eliminazione, per questo periodo nero, delle tariffe che tolgono ancor più aria alle attività.

Si può cancellare la Tari? Il quesito di molti profani cade nell’universo dell’impossibile. Ersu ha lavorato, ha un contratto ed intende essere pagata. "Versiamo ad Ersu – spiega l’assessore alle finanze Marco Mecchi – la stessa somma che riscuotiamo, ovvero poco più di 10 milioni tutto compreso. A tanto ammontano in tutto le bollette inviate: per i primi tre anni vi sono compresi circa due milioni di costi per i materiali consegnati come sacchetti e bidoncini oltre a quelli del centro di raccolta del verde realizzato al Molino Duccini e i due centri futuri a Lido e Camaiore".

In sostanza non è diminuito il costo rispetto a Sea? "No – risponde Mecchi – , però abbiamo un servizio migliore e più controllato. Si tratta di un investimento di cui vedremo i frutti in futuro. Intanto abbiamo finanziato con le casse comunali le agevolazioni per le fasce deboli e questo è importante. Inoltre abbiamo da parte oltre 220.000 euro se non si riscuotessero le fatture. Il più grosso accantonamento nel Fondo dei crediti di dubbia esigibilità è proprio quello sui rifiuti". Adesso basterà attendere per sapere in quanti pagheranno in soldoni prima di fine anno.

Isabella Piaceri