Riaperta la Rocca Ariostesca. Che successo per la preview

La regista Shametaj: "Il museo diventa un organismo che vuole divulgare uno dei più grandi classici della letteratura e incarnare lo spirito magico dell’opera attraverso 12 installazioni progettate ad hoc".

Da oggi la Rocca Ariostesca di Castelnuovo riapre le sue porte, a conclusione dell’intervento di restauro realizzato in questi anni e così il pubblico potrà visitare il Palazzo di Atlante - Museo Furioso della Rocca Ariostesca. Tanta gente e tanta emozione ieri mattina alla preview.

Presenti all’evento il sindaco Andrea Tagliasacchi, il presidente della Regione Eugenio Giani, il presidente della Fondazione Crl Marcello Bertocchini, la vicepresidente di Promo Pa Fondazione Francesca Velani, coordinatrice artistica generale del progetto e la regista Ana Shametaj, direttrice artistica della messa in scena. "Entrando, inoltre, nella Torre Campanaria - spiega il sindaco Tagliasacchi - si potrà vivere l’esperienza di un’opera d’arte multimediale e scenografica, che propone un racconto di simbiotica valorizzazione tra territorio e poema. La Torre rappresenta il primo capitolo di un più ampio percorso museale che l’anno venturo vedrà il suo allestimento definitivo". Gli orari di apertura del Palazzo di Atlante - Museo Furioso della Rocca Ariostesca, sono dal mercoledì al venerdì dalle 11 alle 16, mentre il sabato e domenica dalle 10 alle 18.

L’ascesa nella Torre Campanaria avverrà ogni 25 minuti con la messa in scena di Astolfo sulla Luna. Per prenotazioni scrivere a: [email protected]. Per tutto il mese di maggio i biglietti di ingresso alla Torre Campanaria - Astolfo sulla luna sono gratuiti. Mentre dal 1 giugno, il biglietto costerà 7 euro intero; 4 euro ridotto per gli under 10 – over 70 – convenzionati. L’ingresso soltanto per visitare la Rocca e la Mostra di Antonio Possenti è, invece, sempre gratuito. Dopo 10 anni di lavori di restauro, sul progetto dello Studio Dezzi Bardeschi, l’imponente edificio si appresta a diventare un polo culturale ed artistico di massimo rilievo con un percorso multimediale e scenografico che mira, non solo a narrare le vicende biografiche dell’ex commissario garfagnino e ricostruire il suo poema più famoso, ma anche a far vivere agli spettatori il sogno di calarsi nella narrazione come se la Rocca stessa si trasformasse in un set teatrale. La ‘messa in scena’ di questo innovativo museo è stata curata dallo studio e collettivo artistico milanese Kokoschka Revival della regista e direttrice artistica Ana Shametaj.

"Il museo di Castelnuovo - spiega la regista - diventa un organismo che vuole, non solo divulgare uno dei più grandi classici della letteratura, ma anche incarnare lo spirito magico dell’opera attraverso 12 installazioni progettate ad hoc. L’intera Rocca sarà quindi una messa in scena teatrale del chimerico Palazzo d’Atlante, topos in cui vengono intrappolati tutte le donne e i cavalieri del poema".

"E’ dalla nostra storia e dalla nostra cultura che si costruisce il nostro domani, perché come ha dichiarato anche il Presidente Mattarella “senza memoria, non c’è futuro”. Un futuro fatto di amore per il proprio territorio, per l’arte e la cultura, per la nostra storia e le nostre tradizioni - commenta Giani - . Con questo restauro di altissimo valore storico, artistico e culturale, la Rocca diventerà il nuovo centro dell’identità della Garfagnana: oggi la Toscana ha sicuramente un valore in più del quale essere orgogliosa".

Dino Magistrelli