
di Daniele Masseglia
Sarà forse la voglia e la smania di lasciarsi alle spalle due anni tremendi dominati dal Covid a rendere sempre più nervosi i rapporti anche nel mondo scolastico. Vedi il putiferio scoppiato a Valdicastello, dove ieri pomeriggio alle materne “Peter Pan“ si è svolta la recita di fine anno tra i mugugni e in un reciproco scambio di accuse. I genitori dei 28 bambini contestano il “no“ alle riprese di un fotografo, nonostante la liberatoria firmata da tutti, e la decisione di limitare i posti disponibili per assistere alla rappresentazione nel cortile. Di contro, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Pietrasanta 2 difende l’obbligo di rispettare le regole e ricorda la circolare emessa a maggio proprio per avvisare i genitori. A farsi portavoce della protesta è Cécile Pacini, secondo cui la questione del fotografo è stata la “goccia“ che ha fatto traboccare il vaso.
"A causa dell’emergenza Covid – scrive – sono due anni che non veniva fatta la recita e tre che non vengono organizzate le gite. Insomma, le nostre aspettative erano davvero tante ma a causa della rigidità e della poca collaborazione della dirigente riteniamo che questo giorno di festa sia stato rovinato. Avevamo chiesto infatti di poter far venire un fotografo pagato da noi genitori per poter filmare la recita e avere un ricordo dopo questi anni di vuoto. Abbiamo firmato liberatorie e mandato i documenti ai fotografi, che li hanno riconsegnati, ma la dirigente ci ha liquidato dicendo che non poteva dare il permesso perché la procedura per far entrare due fotografi è lunga e richiede altra documentazione tra cui un colloquio con i professionisti. Siamo sempre stati ligi alle regole e visti i tempi stretti e i nostri solleciti ci saremmo aspettati più disponibilità". Gran parte delle 28 famiglie interessate, inoltre, non ha gradito nemmeno le restrizioni alla presenza fisica nel cortile delle “Peter Pan“ in quanto limitata solo ai genitori e agli eventuali fratelli dei pargoli delle materne. Dopo le rimostranze dei genitori, è stata data la possibilità, in sostituzione di mamma o papà, della presenza di un parente stretto, ma non più di due per ogni bambino. "Anche questa è una follia. Finalmente è stata fatta una recita in presenza – prosegue Pacini – ma nonostante sia stato scelto il cortile, quindi uno spazio all’aperto, è stato imposto un numero massimo di partecipanti. Tra l’altro si tratta di una regola che ci risulta non sia stata disposta in altre scuole e di questo, sinceramente, non capiamo il motivo. Ad oggi, dove, si va a concerti di 100mila persone, ci viene imposto per il solo volere della dirigente di partecipare in sole due persone per ogni bimbo e in più ci ostacola anche per far venire un fotografo. Anche se come genitori pecchiamo nel non esserci organizzati per tempo – conclude – troviamo questa restrizione ridicola e vergognosa".
Immediata la replica della dirigente Carmen Menchini, presente ieri mattina all’esibizione musicale davanti al pontile delle elementari “Bibolotti“ e tre classi delle medie “Santini“ di Tonfnao, per un totale di 140 alunni diretti dal professor Gastone Bernacchi. "Il trattamento dei dati – dice – ha una sua disciplina. Il fotografo poteva essere autorizzato, ma seguendo l’iter nei tempi corretti. Le insegnanti possono fare le riprese e consegnarle ai genitori con chiavette Usb, ma non abbiamo la documentazione per farlo fare a un esterno perché ci vogliono altri atti. Ho emesso una circolare a maggio per spiegare l’iter, forse qualcuno ha frainteso. Ma quale rigidità: mi devo attenere al rispetto della trattativa, non posso permettermi di violare la legge".