MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Commando in villa, pensionata bendata e ferita: "Sembrava un'esecuzione"

Rapina in via della Ralle a Camigliano nella casa del noto pediatra Graziano Cesaretti

Isola Mazzoni sotto choc

Lucca, 16 maggio 2016 - "Sono delle bestie". Li definisce così Isola Mazzoni, 86 anni il prossimo 7 agosto, quei tre individui che incappucciati, con stivali e giubbotti di colore nero, sabato sera poco prima delle 20 sono entrati nella sua abitazione staccando il sistema di allarme senza proferir parola o quasi, l’hanno imbavagliata con del cerotto sulla bocca e bendata mentre loro spaccavano con un martello e poi con una mola la cassaforte. Tutto ciò per un bottino abbastanza misero. L’episodio si è verificato nella villa dell’anziana e del figlio, il noto e stimatissimo medico, il pediatra Graziano Cesaretti, in via delle Ralle a Camigliano.

L’abitazione si trova di fronte alle scuole materne, ma la banda, che molto probabilmente era al corrente di ogni minimo particolare, è passata da dietro, una stradina poco conosciuta da chi non è del posto, quella con un piccolo Santuario e una immagine sacra. Forzando il cancello i ladri sono entrati nel giardino. Poi, dopo aver messo ko le telecamere, hanno spaccato una porta laterale in legno, e si sono trovati di fronte l’ignara signora che in quel momento era sola, davanti alla tv. Il racconto della pensionata è davvero impressionante. 

"Me li sono visti davanti all’improvviso, ho urlato quasi di istinto, ma non c’era nessuno, perché mio figlio era al lavoro a Pisa, sono vedova, stavo preparandomi per la cena. Quello che mi ha impressionato? Non parlavano, cenni di intesa con il capo, ma senza fiatare. Non ho visto armi di nessun genere. Erano giovani, alti, non sembravano italiani. Ognuno aveva il suo compito. Mi hanno portata di peso in salotto e messa a sedere su una poltrona con le maniere forti. Uno mi ha stretto talmente forte la mano che mi si è gonfiata, ho il dorso dell’arto completamente tumefatto. Mi sono operata di cuore da poco tempo, un fatto del genere mi ha sconvolto".

La signora comunque va oltre nel suo racconto: "Sono stata bendata, sembrava una specie di esecuzione, immaginate il terrore che ho provato in quei momenti. Sono riuscita, malgrado il loro divieto, a scoprirmi la bocca perché respiravo male. Forse ho anche rischiato. Il mio carceriere, se possiamo chiamarlo così visto che badava a me e basta, mi pungolava".

"Gli altri due invece - continua l’anziana - , hanno trovato la cassaforte e con un martello l’hanno sventrata in pochi minuti. Poi uno è rimasto lì, mentre l’altro è salito al piano di sopra, nelle camere e nello studio di mio figlio, mettendo le stanze completamente a soqquadro. Un caos indescrivibile". La donna è sotto choc. La gang è fuggita poi non dal lato della strada, ma da un sentiero che sbocca nel boschetto accanto alle scuole medie. A quanto pare, i ladri avrebbero fatto scattare involontariamente l’allarme mentre tentavano di tagliare un filo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per analizzare le tracce lasciate dai malviventi e avviare le indagini.