REDAZIONE LUCCA

Rapina e stupro: presi gli autori della notte nera

Due 25enni arrestati a Barga e Coreglia: furono protagonisti di un’incredibile escalation di violenza a Montecatini fra il 25 e il 26 ottobre scorso

Hanno rubato, rapinato e, alla fine di una notte di follia, violentato. Ma anche per loro è arrivato il momento di fare i conti con la giustizia. I carabinieri di Montecatini hanno eseguito due misure di custodia in carcere nei confronti di una coppia di marocchini residenti in Lucchesia: a Fornaci e Coreglia. I due sono stati protagonisti dei fatti avvenuti a Montecatini nella notte tra il 25 e il 26 ottobre. E.H.A. di 25 anni, è stato rintracciato a Coreglia nella casa di alcuni parenti. L’uomo aveva trovato impiego come operaio addetto al cablaggio della fibra. Mentre E.M. di 24 è stato trovato in casa di parenti a Fornaci.

La notte nera: così nelle numerose conversazioni telefoniche tra i due venivano chiamate quelle ore di follia, durante le quali hanno commesso tre furti due rapine, uno scippo, un furto in casa e una violenza sessuale. Gli investigatori stanno cercando di appurare se quel giorno i marocchini fossero sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. L’indagine, coordinata dalla procura di Pistoia, è iniziata a fine ottobre 2020 per concludersi a gennaio.

I militari hanno indagato attraverso analisi di tabulati e un minuzioso controllo della videosorveglianza. Il primo furto venne commesso alla stazione di Montecatini. Qui uno degli indagati, mentre i viaggiatori stavano scendendo dal treno, strappò dalle mani di uno di loro lo zaino. Alle 23.30 i due rapinarono un passante. Prima lo pedinarono e poi iniziarono a spintonarlo. Si impossessarono del portafoglio con contanti e una carta del reddito di cittadinanza. Dopo mezzanotte, i due iniziarono a commettere furti aggravati ai danni di auto in sosta. In via Bovio e Baccelli i malviventi si introdussero in due vetture, procurando danni e impossessandosi di una carta Postamat, una borsa di valore e vari capi di vestiario trovati nei veicoli.

In via Buozzi gli immigrati si introdussero in una proprietà privata, scavalcando la recinzione e portando via dall’automobile parcheggiata all’interno un paio di occhiali. Dal giardino rubarono una bici da donna e una da bambino. Alle 2.50 circa con il volto coperto, aggredirono una donna di origine lituana. Le tapparono la bocca, per poi trascinarla in una zona appartata. Qui le sottrassero la borsa, contente documenti e un Iphone, arrivando poi a denudarla e ad abusare di lei. Il consulente tecnico nominato dal pm, analizzando un paio di guanti rinvenuti sul luogo dello stupro, vi ha trovato il dna della vittima e quello degli indagati. Il gip di Pistoia ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico dei due indagati.

Daniele Bernardini