Lucca, minacciata all’ora di chiusura. Uomo in fuga con 600 euro

Preso di mira lunedì sera il negozio "Il Mio Caffè" a Borgo Giannotti. La titolare: "Tremavo come una foglia, mi sono rifugiata nel forno qui vicino"

Alessandra Cosimini sulla soglia del negozio di Borgo Giannotti (foto Alcide)

Alessandra Cosimini sulla soglia del negozio di Borgo Giannotti (foto Alcide)

Lucca, 12 gennaio 2023 - "Tremavo come una foglia, sono uscita dal negozio e mi sono rifugiata nel forno qui vicino". Le parole sono quelle di Alessandra Cosimini che lunedì sera ha vissuto attimi di paura all’interno del suo negozio in Borgo Giannotti. Il marito Alfredo è il titolare dei negozi "Il Mio Caffè", distributore del marchio "Caffitaly", che in Lucchesia ha punti vendita a Fornaci, San Concordio e Borgo Giannotti. E proprio nel punto vendita del Borgo è stata minacciata: un uomo è riuscito a fuggire con 5/600 euro.

«Lunedì saranno state circa le 19.35 - racconta Alessandra - , molti negozi erano già chiusi. Io avevo abbassato le luci e stavo chiudendo quando è entrata una persona. In buona fede ho pensato a un cliente ritardatario che voleva un pacchetto del caffè tornando a casa". Ma evidentemente non era un cliente. Felpa con cappuccio sulla testa, una sorta di scaldacollo che lo copriva per gran parte del viso, in pratica si vedevano solo gli occhi. E in mano aveva un attrezzo che però Alessandra non è riuscita a capire cosa potesse essere.

"Mi si è avvicinato - continua a raccontare - non mi pareva nemmeno tanto deciso. Gli ho chiesto di cosa avesse bisogno e lui mi ha risposto: “I soldi“. Aveva un paracollo, il cappuccio e parlava italiano. Io sono rimasta interdetta e lui mi ha fatto vedere qualcosa che aveva in mano, non so se era un coltello o un taglierino o un attrezzo. Ero a un metro da lui e gli ho indicato dove fossero i soldi, la cassa, ma lui mi ha detto che avrei dovuto darglieli io. Così gli ho risposto: “Prenditeli da solo“ e sono uscita dal negozio rifugiandomi al fornaio".

Quindi la telefonata immediata al marito Alfredo ed ai carabinieri che in un lampo sono arrivati sul posto. Ma l’uomo, giovane a quanto poteva apparire, prima è fuggito a piedi, poi deve essersi ricordato di avere una bicicletta ed è tornato a prenderla dileguandosi. Ieri mattina Alessandra si è recata così a presentare regolare denuncia ai carabinieri.

Colpisce, certo, che un episodio come questo accada a un’ora non certo tarda e comunque in un quartiere molto popolato, sia da residenti che da numerose attività commerciali. E il problema è che, a parte una telecamera privata, non esistono a quanto pare altri impianti di videosorveglianza pubblici, eppure nel corso degli ultimi anni ne sono stati installati assai sul territorio comunale. Tra l’altro alcuni commercianti pare parlassero dell’idea di una vigilanza privata, magari per poterne usufruire intorno all’ora di chiusura dei negozi, ma come del resto capita su scelte particolari come queste, al momento si tratta di un’idea e che non avrebbe raggiunto una unità di intenti.