CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Tragedia sfiorata: precipita ramo da un quintale, bimba salva per miracolo

E' successo sulle Mura di Lucca. Il padre della piccola, illesa per miracolo: "Poteva restare uccisa"

Luciano Mordassi camminava con la figlia lungo le Mura quando si è staccato il ramo

Lucca, 27 luglio 2019 - Uno scricchiolio sinistro. Poi lo schianto. Secco e spaventoso. Quello del ramo da un quintale, lungo almeno 4 metri che poco dopo le 20 di ieri è piovuto in pieno sulla passeggiata delle Mura che, a quell’ora pullulava di gente. Schiantandosi lì, a pochi centimetri da dove sua figlia di 7 anni stava pedalando in bici. Tutto in 10 secondi di roulette russa, che Luciano Mordassi, 50enne lucchese ieri di passaggio sulle Mura con i due bimbi piccoli e la moglie, non riuscirà mai a scacciare da timpani e pupille. La bomba di legno piovuta dal cielo, avrebbe potuto esplodergli nella vita.

«HO VISTO tutto da lontano – racconta con l’adrenalina in gola – il ramo è caduto a un passo da mia figlia. Bastava che avesse esitato un secondo a pedalare e sarebbe stata una tragedia. Siamo terrorizzati». Ma come è successo? Il ramo di uno dei tigli monumentali a pochi metri dal castello di Porta San Pietro (in linea d’aria all’altezza di via del Molinetto) ha subito quella che in gergo si chiama ‘scosciatura’: si è rotto cioè nel punto dell’attaccatura al tronco. Cadendo sei metri più sotto, dritto sulla passeggiata. Nessun preavviso, nessuna raffica di vento o pioggia torrenziale a divorarne il midollo. Il crollo è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Graziando la famiglia del 50enne. «Stavamo passeggiando dal baluardo San Colombano – racconta l’uomo – verso il castello di Porta San Pietro. Mia figlia era una ventina di metri avanti a me, in sella alla sua bici». Lì è arrivato lo scricchiolio, quasi impercettibile seguito da qualche rametto frusciato giù in strada. Poi la mannaia di legno è piombata a terra, mancando la piccola. «Ha spostato l’aria – dice ancora – ho visto i capelli di mia figlia muoversi. Mi sono sentito totalmente impotente ma la scena era davanti ai miei occhi: non è possibile rischiare la vita per una passeggiata». La stessa fortuna avuta da una signora che, in quel momento, stava attraversando la passeggiata col cagnolino al guinzaglio. Anche lei impietrita di fronte al crollo arrivato sotto i suoi occhi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e una Volante della polizia. L’area è stata transennata e il maxi ramo sezionato e poi rimosso.

DA GENNAIO sono stati 50 gli alberi abbattuti perché secchi, malati e pericolosi mentre 206 quelli nuovi piantati. Solo pochi giorni fa Palazzo Orsetti aveva annunciato l’abbattimento di 11 olmi nella cintura delle Mura, affetti da grafiosi: 7 sul baluardo San Salvatore e 4 sulla piattaforma San Frediano. Gli alberi monumentali presenti sulle Mura invece sono 2.900: lecci, tigli, querce, olmi, bagolari, pioppi, platani. Un polmone verde che ieri ha rischiato di macchiarsi di rosso.