"Raccolti a picco, è calamità naturale"

Temperature torride, corsi d’acqua all’asciuto: si avvicina a grandi passi alla richiesta di stato di calamità naturale per recuperare i danni subiti dall’agricoltura. E’ ciò che implora Confagricoltura Toscana che traccia in premessa un quadro apocalittico ma, purtroppo, reale: fiumi a secco, incendi, terreni agricoli senza acqua, raccolti a picco. “Il nostro sistema non può reggere queste condizioni a lungo – è l’appello di Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana – . Occorrono risorse urgenti per fare fronte ai danni causati dalla siccità. Riteniamo necessario che la Regione chieda lo Stato di Emergenza al Governo. La siccità sta danneggiando migliaia di lavoratori e famiglie. Il caldo torrido si è abbattuto sul grano, cereali, colture, girasoli, ulivi. Condividiamo a pieno la posizione presa da altre Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) che hanno chiesto giustamente aiuto allo Stato”.