"Posizione incomprensibile" Baccelli "bacchetta" Capannori

Nella querelle ora scende direttamente in campo l’assessore regionale, che non le manda certo a dire "Se dichiara pubblicamente di non voler aderire al protocollo, significa che vuole starne fuori".

"Posizione incomprensibile"  Baccelli "bacchetta" Capannori

"Posizione incomprensibile" Baccelli "bacchetta" Capannori

Gli assi viari, o per meglio dire il sistema tangenziale che riguarda la Lucchesia interessando i comuni di Lucca e Capannori, continua a rimanere al centro delle polemiche. Non solo tecniche, ma anche politiche. La conferenza stampa convocata ieri dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Toscana, il lucchese Stefano Baccelli, è la prova tangibile. Baccelli si presenta con il “carteggio” relativo al tracciato est ovest: sottolineature, vecchie e nuove modifiche. Ripercorre le tappe, dal 2006 a oggi, a partire dal famigerato “Lotto zero”, perché questo è l’iter di una tracciato che da sempre ha diviso.

"L’opera - spiega Baccelli - prevedeva l’interessamento di via Chelini, nella frazione di Tassignano, ma con l’arrivo a Capannori del sindaco Luca Menesini (che subentra a Giorgio Del Ghingaro, ndr), cambia opinione e, proprio via Chelini, diventa il casus belli; su questo punto della viabilità si chiedono modifiche sostanziali".

Prosegue l’assessore regionale: "Come assessore della giunta Giani, faccio un’opera di moral suasion, proprio per oltrepassare questo ostacolo, mettendo insieme Anas, Rfi, Comune di Lucca e Capannori e la Provincia, cercando così di trovare una soluzione, anche perché, stralciare la sola via Chelini non sarebbe stato possibile; la soluzione, alla fine, prevede la considerazione di un punto alternativo rappresentato dalla nuova viabilità a cura di Rfi, da via Chelini a via Nuvolari con sottopasso ferroviario e sovrappasso sull’A11. Quindi un collegamento tra via Chelini e la zona Pip".

La nuova viabilità, sarebbe – il condizionale è d’obbligo – realizzata da Rfi come un’opera a compensazione del raddoppio ferroviario del tratto Pistoia-Lucca, eliminando il passaggio da via Chelini dal vecchio tracciato.

Baccelli stilla ogni passaggio e lo argomenta, carte alla mano: "Per Capannori - va avanti - la questione di via Chelini sembrava dunque esiziale, e peraltro era anche condivisibile affinché potesse permettere una corretta realizzazione dell’opera: aver lavorato al protocollo d’intesa è

stata la sintesi per arrivare a soddisfare le esigenze di Capannori, mentre oggi, francamente, appare incomprensibile la posizione dell’amministrazione che motiva il diniego a firmare il protocollo d’intesa – come ha invece deliberato il Comune di Lucca – facendo leva sulla questione degli espropri; faccio fatica a comprendere questa presa di posizione, posso solo ipotizzare che il Comune di Capannori non sia più interessato: perché se dichiara pubblicamente di non voler aderire al protocollo, significa che vuole starne fuori: allora è lecito ipotizzare una sorta di gioco delle parti".

Baccelli configura l’asse viario in esame, in una più ampia logica della mobilità e dei finanziamenti a essa assegnati: "Vorrei ricordare - prosegue Baccelli - che la Regione, grazie al presidente Giani, per il tracciato ha stanziato 17 milioni, 7 li ha messi a disposizione di Lucca per l’asse sub urbano e altri cospicui fondi li ha assegnati alla realizzazione del ponte sul Serchio, proprio perché crede a una visione generale della mobilità".

Anche sulla questione degli espropri, Baccelli è chiaro: "Proprio perché Anas ha già tenuto conto della modifica su via Chelini - sostiene - questa viene esclusa dagli espropri; inutile quindi accampare queste motivazioni: Capannori ha ottenuto le modifiche richieste e deve dare delle risposte sottoscrivendo ufficialmente il protocollo, come ha fatto il Comune di Lucca".

Maurizio Guccione