Polo sportivo in stand by “E’ per il bene della città“

Il sindaco replica all’opposizione: “Smanie di chi cerca eredità progettuali, quando invece è stato protagonista di dieci anni di immobilismo assoluto“

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Cala il sipario sulla piscina curativa e sulla palestra della pugilistica alle Tagliate. L’amministrazione comunale, con il treno in corsa, tira il freno alzando scintille. Proteste arrivano dall’associazione “Vengo anch’io Astrolabio onlus”, che da anni si occupa nel territorio di attività ludicomotoria in acqua per bambini che presentano neuro diversità.

“A questo progetto si è arrivati dopo anni di confronti tra le associazioni sportive e quelle che invece si occupano della tutela dei diritti delle persone con disabilità - così la portavoce dell’associazione, Elena Piantanida - . Ci sembra davvero una scelta inaccettabile quella di accantonare così tanto lavoro svolto“. “Un progetto parzialmente finanziato con il Pnrr, che l’attuale maggioranza prima ha sostenuto votandolo all’unanimità (per ben due volte) in commissione e poi ha ritirato poche ore dopo - sottolinea Francesco Raspini, consigliere Pd - . Motivo? L’inflazione e i maggiori costi delle materie prime. Una gran brutta figura“.

La parola al sindaco Mario Pardini: “La storia politica della nostra città è purtroppo piena di progetti irrealizzati per aver fatto il passo più lungo della gamba - premette - . Ricordiamo per esempio la vicenda relativa alle ripetute marce indietro riguardo al nuovo ponte sul fiume Serchio, la cui gestione non era certamente di competenza di un’amministrazione di centrodestra. Adesso ci accusano di fare dietrofront solo perché abbiamo messo in pausa il progetto del polo sportivo in via delle Tagliate alla luce di nuovi elementi, emersi nel corso della giunta politica svoltasi nel pomeriggio del 20 settembre, a poche ore dall’inizio del consiglio comunale che ne aveva all’ordine del giorno l’approvazione“.

“I motivi sono stati spiegati molto chiaramente – numeri alla mano – dall’assessore al Bilancio durante la seduta - sottolinea il sindaco - , ma ciò non è bastato all’opposizione, perché non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. La mia amministrazione si riserva pertanto di valutare se e come il progetto del nuovo polo sportivo debba andare avanti, invitando le forze di minoranza ad accogliere la nostra decisione prudenziale come una forma di rispetto nei confronti della cittadinanza, che non merita decisioni frettolose prese sotto la spinta di chi sgomita per dimostrare di aver lasciato una qualche eredità progettuale a Lucca, invece di averla relegata per un decennio al completo immobilismo e continua ancora a definire interventi di normale amministrazione in tante altre città come un parcheggio interrato “un progetto faraonico”. “A questi signori - conclude Pardini - voglio dire che noi non abbiamo intenzione di costruire le piramidi a Lucca, ma di realizzare le infrastrutture e i servizi che non ha mai avuto, per renderla finalmente competitiva“.