
Pianeta Terra. Da giovedì l’eco-festival
Tutto pronto per la seconda edizione di “Pianeta Terra Festival” che da giovedì a domenica torna per la seconda edizione a Lucca. L’iniziativa, ideata e progettata dagli Editori Laterza, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e vede quale direttore scientifico Stefano Mancuso. Quest’anno il tema è “La rete della vita” che debutterà con il primo degli “assoli”: sarà professor Alessandro Barbero, il 5 ottobre alle 16 nella chiesa di San Francesco ad aprire un trittico di incontri che vedranno altri due intellettuali: Umberto Galimberti (6 ottobre alle 16) e Massimo Recalcati (stesso giorno alle 19). Dopo il successo dell’edizione 2022, quest’anno la manifestazione si snoderà fra quattro luoghi della città: la Cappella Guinigi, Palazzo Ducale, il complesso di San Micheletto e la sede di Confindustria di Palazzo Bernardini. Afferma il professor Mancuso: "Il filo conduttore degli incontri di questa edizione sarà l’esplorazione della fitta, ingegnosa rete che tiene insieme tutti gli esseri viventi; comprendere l’interdipendenza di ciascun elemento della lunga catena di ciò che è vivo significa comprendere che non ci si salva da soli". Ottanta gli incontri, oltre 90 gli ospiti. Per l’incontro con Barbero, gli organizzatori, visto il particolare interesse del pubblico, hanno deciso di far accedere gli interessati alle altre sedi per poter seguire la lectio dello storico via streaming. Vediamo parte del programma (consultabile per intero sul sito pianetaterrafestival.it). Venerdì alle 18 la storia di David Monacchi, artista e compositore che lavora da vent’anni a Fragments of Extinction, un progetto che registra con tecniche tridimensionali innovative. Sabato alle 12 sarà il turno di Yadvinder Malhi, professore di Ecosystem Science all’Università di Oxford con un intervento sul perché il nostro pianeta è un organismo vivente con un suo metabolismo. Ancora sabato alle 18 Guido Tonelli, divulgatore scientifico, inviterà ad un viaggio alla scoperta della materia. Chiude la giornata Stefano Mancuso con Thijs Biersteker, ‘mago’ dell’arte immersiva, che proverà a farci condividere l’esperienza degli effetti del cambiamento climatico. Passiamo a domenica in San Francesco. Si parte alle 10 con Mons. Vincenzo Paglia che insieme a Luigi Zoja proporrà una riflessione parallela tra fragilità umana e fragilità del pianeta. Alle 12 George Mobiot, giornalista del Guardian e attivista, illustrerà un progetto di rigenerazione incentrato sulla nuova prospettiva per pensare al suolo. Chiusura del Festival (l’ingresso è libero) alle 19 tra scienza e musica con “Evoluto come un tango”. Attivi anche i canali social Facebook, Instagram, Twitter e Youtube.
Maurizio Guccione