REDAZIONE LUCCA

Penalisti sul piede di guerra: "In stato di agitazione per la Corte d’Appello"

I penalisti toscani contestano i disservizi al “front office“ di Firenze "Cancelleria aperta una sola ora al giorno e poche udienze settimanali".

Penalisti sul piede di guerra: "In stato di agitazione per la Corte d’Appello"

Il Coordinamento Distrettuale delle Camere Penali della Toscana ha deliberato lo stato di agitazione degli avvocati penalisti per “sollecitare la soluzione delle gravi criticità che impediscono il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria dinanzi alla Corte d’Appello di Firenze“. Ieri rappresentanti delle Camere Penali territoriali (nella foto l’avvocato Marco Treggi presidente Camera penale di Lucca e Serena Caputo per quella di Pisa) hanno accompagnato i giornalisti nelle aule di udienza e negli uffici di cancelleria, per mostrare i disservizi connessi al “front office“ e alle udienze penali. Il cuore della protesta è l’apertura “per una sola ora al giorno” della cancelleria del front office che gestisce le singole Sezioni della Corte di Appello, circostanza che limita l’accesso di avvocati e cittadini ai fascicoli processuali e comprime illegittimamente i tempi per la redazione degli atti difensivi.

"E’ inaccettabile – sottolineno i penalisti – che un ufficio, strategico per il servizio essenziale che offre in seno al distretto della Corte di Appello, sia così gravemente sottodimensionato ed osservi un’ora sola al giorno di apertura al pubblico. Con la “riforma Cartabia”... la trattazione orale dei processi di appello (a richiesta delle parti) è stata, unilateralmente e senza alcuna previsione normativa, costretta a un numero limitato di udienze settimanali, con il conseguente rinvio d’ufficio di numerosissimi processi e grave pregiudizio ai diritti degli imputati e delle persone offese che attendono inutilmente “giustizia”".