
Importanti novità nel settore industriale della Lucchesia che ha visto in questi giorni l’acquisto da parte di Paper Board Alliance (PBA) della Tecno Paper, la nota azienda metalmeccanica di Marlia che produce macchine e attrezzature per cartiere. La notizia è stata data dai vertici di PBA, Giuseppe Cima e Roberto Fontanelli, congiuntamente ai soci della Tecno Paper Paolo Baldaccini e Claudio Ferrari che da oggi detengono insieme il 30% della società mentre il 70% è nelle mani di PBA. Un’operazione importante e strategica per entrambe le aziende.
La PBA – gruppo cartario che recentemente ha acquistato le Industrie Cartarie Pieretti, Sct srl, Icp spa e di altre in quota minore nonché proprietaria delle Cartiere dell’Adda – rafforza così l’organizzazione funzionale e si lancia verso la crescita della produzione, con l’entrata in possesso del “gioiello metalmeccanico” che realizza ribobinatrici e sezioni di macchine continue, personalizzandole, per la lavorazione della carta. Si apre così una partita di non poco conto: quella di poter intervenire, da parte di PBA, sulle linee di produzione attraverso la competenza di Tecno Paper senza dover ricorrere ad altre aziende che fornirebbero le linee dei macchinari complete e standardizzate. Una versatilità degli impianti produttivi, dunque, a tutto vantaggio delle esigenze di chi ha bisogno di rimodulare il prodotto per stare al passo con il mercato.
La competenza di Tecno Paper, così, va ad incidere sul processo produttivo fornendo spezzoni di macchinari e garantendo l’assistenza sugli stessi con precisione e continuità. "L’operazione con Tecno Paper - dichiara il presidente di PBA Giuseppe Cima - ci consente di fare un ulteriore salto di qualità assicurandoci assistenza di un partner tecnologico qualificato, in grado di offrire soluzioni sempre più customizzate". La differenza, in questa operazione societaria, la fa la passione. E qui assistiamo a un incontro perfetto tra quella di Paolo Baldaccini e Claudio Ferrari di Tecno Paper, con quella altrettanto “antica” di Giuseppe Cima che ancora oggi crede nella forza delle idee e di come realizzare nuovi prodotti: per questo il felice matrimonio tra Pba e Tecno Group darà vita a una gestione diretta e personalizzata delle nuove necessità produttive del Gruppo Cima.
Un altro aspetto non di secondaria importanza è quello della nuova linfa rappresentata dalle risorse finanziarie che giungono da Pba. "Acquisendo parte di Tecno Paper - afferma il Chief financial officer Roberto Fontanelli - di fatto interveniamo con un supporto finanziario e legale nei confronti di questa importante realtà di Marlia che consentirà di poter guardare il futuro senza ansia". Tecno Paper lavorerà dunque per il colosso Pba, ma potrà offrire anche ad altre aziende – purché non in competizione diretta con Pba – la loro fornitura di servizi, sia in termini di macchinari che di assistenza.
Ma vediamo i numeri. Tecno Paper attualmente ha all’attivo circa 60 addetti e un fatturato di 9 milioni di euro. Il futuro, secondo le proiezioni di Giuseppe Cima, potrebbe vedere nei prossimi 5 anni aumentare i posti di lavoro, tutti molto specializzati nel mondo della meccanica, dell’elettronica e di ogni ambito afferente la costruzione e l’assistenza dei macchinari per cartiere. Il Gruppo Pba, ha chiuso l’esercizio dell’anno scorso con 250 dipendenti, una produzione di carta di 320mila tonnellate e un fatturato di 130 milioni di euro, peraltro dato in crescita. Dunque buone notizie sul fronte dell’industria lucchese anche se le annotazioni non mancano: dal Gruppo Cima fanno sapere di "aver letto le carte, come il piano urbanistico, che non consente al momento attuale in questa zona, di vedere spazi e opportunità per insediamenti" anche se, chiosa Cima, "sarebbe giusto che le cartiere fossero diffuse non solo in lucchesia, ma in altre zone del nostro Paese".
Maurizio Guccione