Pasqua di resurrezione anche per il turismo

Albergatori e ristoratori vedono finalmente "segnali positivi superiori alle aspettative". Si va verso il tutto esaurito nelle strutture

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Una Pasqua di resurrezione anche per il movimento turistico?

A Lucca, i primi segnali sono incoraggianti: alberghi con un buon livello di riempimento delle camere, ristoranti che avvertono i segnali di ripresa e che cominciano a annotare le prenotazioni per il prossimo fine settimana di festa.

E a muoversi paiono essere sia gli italiani che gli stranieri, in attesa di ulteriori allentamenti nei controlli antipandemia che peraltro sono già in essere praticamente in quasi tutto il resto d’Europa.

A confortare, prima di tutto, sono le prenotazioni alberghiere, come conferma Francesco Domenici, presidente di Confesercenti Lucca e titolare di alcuni hotel sulle colline vicine al centro storico.

"Per Pasqua registriamo il tutto esaurito – spiega – e peraltro con dei prezzi medi superiori. Rispetto ai due anni precedenti, finalmente vediamo dei segnali di ripresa, a mio avviso superiori alle stesse aspettative, sia come tasso di occupazione delle camere, sia come prezzo medio. E il trend viene confermato anche per il resto della stagione, ben oltre dunque queste festività pasquali e con livelli di prenotazioni superiori addirittura al 2019. Per la maggior parte, le prenotazioni arrivano dall’estero, anche se, causa i venti di guerra, registriamo poche presenze di americani, mentre i russi sono sempre stati poco interessati alla zona di Lucca preferendo semmai la Versilia".

Anche dal fronte della ristorazione arrivano buone nuove, come conferma Antonio Fava, presidente provinciale di Fipe Confcommercio Lucca: i fornelli cominciano a accendersi. Finalmente.

"Da una settimana almeno – spiega – c’è un maggiore movimento che è sotto gli occhi di tutti, basta girare per città per accorgersi del crescente numero di turisti che si incontrano. Il segnale è positivo, anche se i problemi della categoria, dalla questione del suolo pubblico ai rincari della bollette e della materie prime, sono purtroppo ancora tutti sul tavolo, senza considerare quello che si è passato negli ultimi due anni".

Fava poi sposta l’attenzione verso il fine settimana pasquale, spiegando come "saranno decisive le condizioni meteo, che influiranno non poco sugli spostamenti e la voglia di uscire".

In proposito va detto che, almeno al momento, le previsioni sarebbero buone e andrebbero proprio nel senso auspicato dalle categorie: bel tempo e temperature miti. Incrociamo le dita.

"Per il momento – aggiunge poi il referente Confcommercio della categoria – si registra un buon numero di prenotazioni, ma non il tutto esaurito e cominciano anche le richieste per avere posti all’aperto anche se per ora la preferenza continua a andare per i posti al chiuso".

In conclusione, un’ulteriore nota postiva. Perché secondo Fava a prenotare sono "principalmente italiani, direi un 60 per cento del totale".

Fabrizio Vincenti