
Il lavoro da fare era enorme quando i Gatti hanno iniziato, e resta ancora notevole, ma adesso grazie ai tanti volontari si vedono i risultati
Comincia a dare più che buoni frutti l’operazione per il recupero del parco e degli impianti sportivi del conservatorio Santa Elisabetta. Se si pensa che tutto quello che è stato fatto fino ad ora, da febbraio quando gli impianti erano un ammasso di degrado e rovi ad adesso, è stato possibile solo grazie al lavoro volontario di tante persone che ci hanno speso sabati e domeniche, ed alle donazioni ed agli aiuti ricevuti da alcune aziende e realtà, è davvero notevole il risultato ottenuto.
Merito questo dei Gatti Randagi che ci hanno messo davvero tanto in uomini ed impegno ed in ricerca di fondi, della Fondazione Conservatorio che ha messo a disposizione gli spazi e collabora con i Gatti, delle ditte e dei volontari che si sono fati avanti per dare una mano. La pulizia dell’area non è ancora terminata ma è a buon punto e sono stati recuperati, o sono in corso di recupero, tanto spazi verdi che serviranno per rendere questo luogo più accogliente. La chiesina è stata ripulita e rimessa a posto per quanto era possibile dopo anni di degrado e di vandalismo e i campi da basket e da tennis sono ora di fatto utilizzabili; dotati di tutte le attrezzature per il gioco; con tanto di tabelloni nuovi di zecca per il campo da basket. Nella vecchia pista di pattinaggio, anche se il lavoro deve avere ancora qualche ritocco, è stato realizzato un campo da pickleball mentre sono stati attrezzati anche spazi per il relax nel verde di questa area. Sono in corso alcune richieste di finanziamento, una presentata anche alla Fondazione CRL che riguardano in particolare gli interventi più complessi, ovvero il rifacimento della pavimentazione dei due campi, ed il recupero degli spogliatoio che per il momento sono stati comunque ripuliti nella parte esterna dalle scritte dei vandali. I campi, come detto, possono comunque già essere utilizzati. Il lavoro da fare era enorme quando i Gatti hanno iniziato, e resta ancora notevole e con tante salite da superare, con la speranza però che dopo tanti traguardi raggiunti, qualche altro mattoncino come quello dei finanziamenti vada al posto giusto quanto prima. Resta il fatto che gli impianti sono ora vivibili e che presto, anche in mancanza di questi interventi, torneranno ad essere fruibili a tutti.
Luca Galeotti