REDAZIONE LUCCA

Ottocento abitanti e tante frazioni Arrivare all’ospedale Santa Croce? Possono servire anche oltre 30 minuti

Prima puntata delle nostre inchieste nei comuni di Mediavalle e Garfagnana per dare voce ai territori in vista della annunciata riorganizzazione della sanità e del sistema di emergenza-urgenza.

Ottocento abitanti e tante frazioni Arrivare all’ospedale Santa Croce? Possono servire anche oltre 30 minuti

Il Comune di Fabbriche di Vergemoli in Garfagnana, dai 350 metri agli oltre 600 di altitudine, segna una distanza in auto da Castelnuovo di Garfagnana, sede dell’ospedale "Santa Croce", di 22,35 Km per un tempo di percorrenza media stimato di 30 minuti dal capoluogo Fabbriche di Vallico. A Fabbriche di Vergemoli, definito anche Comune sparso per la dislocazione particolare dei centri abitati, vivono poco meno di 800 abitanti suddivisi in diverse frazioni e località tra le quali Gragliana, Vallico Sopra, Vallico Sotto, Vergemoli, Fornovolasco, Calomini, San Pellegrinetto, Campolemisi e ancora Campaccio, Col di Luco, Case Sparse, Gallatoio e Monte.

Per tutte queste zone la distanza dall’ospedale non è facilmente individuabile e cresce in modo esponenziale nel periodo invernale. Nel periodo primaverile ed estivo il flusso turistico dato dalla presenza di ambiti dal grande richiamo escursionistico e da una delle più rilevanti attrazioni turistiche della provincia di Lucca – "La Grotta del Vento" – , ne fanno una meta per migliaia di visitatori che comporta una conseguente e necessaria certezza di adeguata assistenza sanitaria. Così il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini, primo di una lista di amministratori della Valle del Serchio che interverranno nei nostri approfondimenti sulla condizione della sanità locale e su come i territori che la compongono vivano le notizie sulla nuova proposta della Regione Toscana di riformare i servizi della sanità locale, dal 118 alla gestione del pronto soccorso, interviene raccontando le peculiarità della sua terra.

"I cittadini sono altamente sconfortati - spiega - e non riescono a comprendere le nuove notizie circolanti su ulteriori riduzioni che sicuramente impatterebbero in modo drammatico sulla loro serenità e salute, oltre che sulla fiducia rimasta verso le istituzioni. A niente serviranno eventi straordinari né investimenti record su opere pubbliche, se non esiste di base la certezza di avere assistenza immediata e qualificata in caso di bisogno".

"Nell’affrontare questi temi primari - aggiunge - non si può seguire la regola dei numeri, bensì quelle del buon senso e della serietà che impongono assolutamente di non privare le aree della nostra Valle di assistenza medica, in qualsiasi ambito di professionalità questo si intenda. La politica di riduzioni prevista, tra l’altro, nei fatti si contrappone nettamente a quella della necessità di ripopolare queste zone, di renderle sempre più attrattive, più dinamiche, innovative e vivaci. Senza i servizi indispensabili ai cittadini come potremmo continuare a lavorare per questa rinascita? Letteralmente impossibile".

"Servono confronto aperto e soluzioni condivise da approntare con ponderazione e con la dovuta efficacia, verificando le reali peculiarità dei territori, delicati e al contempo tenaci come le persone che li popolano - conclude Giannini - , veicolando le diverse istanze attraverso la volontà di non togliere ancora servizi per continuare, poi, un cammino che vada verso l’alto e non propenda pericolosamente verso una direzione bassa e senza uscita".

Fiorella Corti