
L’omaggio a Nino Manfredi da parte del Lucca Film festival, nell’anno in cui l’attore avrebbe compiuto 100 anni, entra nel vivo oggi, con l’arrivo del figlio Luca, già intervistato da La Nazione in anteprima. Questa edizione della kermesse cinematografica, ha già ricordato l’icona del cinema italiano con una serie di proiezioni delle pellicole più suggestive della sua carriera. Oggi, proprio alla presenza del figlio d’arte, nonchè regista, verranno mostrati alcuni spezzoni del documentario che Luca Manfredi ha realizzato per ricordare il padre: “Uno, nessuno e cento Nino“. Un titolo tutto pirandelliano che richiama non solo i cento anni dalla nascita dell’artista, ma un riconoscimento del suo essere attore poliedrico, dai cento volti. Alle 21, al cinema Astra, Luca Manfredi riceverà il premio alla carriera, realizzato da Martinelli Luce. Nella sala d’ingresso del cinema, inoltre, sarà allestita una speciale mostra curata dal lucchese Alessandro Orsucci dedicata al grande attore con 30 locandine della collezione privata. Il documentario è un ritratto intimo e affettuoso, impreziosito da aneddoti divertenti raccontati da Nino stesso, dalla moglie, dai figli e dai nipoti e dalle testimonianze di amici, registi e colleghi. Un affresco di vita, composto da moltissime sfumature.
"Ho voluto rendere omaggio a Manfredi – dice Orsucci – esponendo una serie di locandine originali dei film che hanno contribuito a fare la storia del cinema italiano. Una trentina i pezzi in mostra, i più importanti del mio archivio che ha oltre centocinquanta tra locandine, fotobuste e manifesti originali riguardanti la filmografia Nino Manfredi. Probabilmente la più importante collezione privata a livello italiano sul gigantesco attore, composta da oltre 5.000 pezzi dal 1942 a fine anni ’70".
Gli appuntamenti di questa ottava giornata del festival non si fermano qui. Al cinema Centrale partiranno già alle 15 con la sezione dedicata ai lungometraggi internazionali. Alle 15 in programma Moneyboys di C.B. Yi, storia di Fei, che si guadagna da vivere facendo il truffatore in una grande città. Alle 17, spazio a The heroics di Maxime Roy, ritratto di Michel, ex tossico-dipendente, eterno bambino che ha come unica passione quella delle moto. Per la sezione Educational, all’Auditorium Vincenzo da Massa Carrara, alle 18, sarà trasmesso Non è Sogno del regista Giovanni Cioni, alla sua presenza, nell’incontro curato e moderato da Romano Guelfi.
Lo stesso film aprirà la giornata, alle ore 10 al cinema Centrale, in orario scolastico. Il documentario, premiato nel 2019 al festival di Locarno e al Festival dei Popoli è un racconto che parte dal laboratorio “Le nuvole” realizzato insieme ai detenuti del Carcere di Capanne, tra Pasolini e Calderón de la Barca. Emergono storie di vita, alcune terribili ma la recita della vita si sospende, una vita alla quale non sappiamo più se apparteniamo, verso cui immaginiamo un ritorno, atteso di rinvio in rinvio. Una vita che non è un sogno. Proseguono le proiezioni dedicate al maestro del cinema Aleksandr Sokurov: alle 15 è prevista Elegia della Vita (2006), film dedicato al concertista, direttore d’orchestra e violoncellista Mstislave “Slava” Rostropovich e sua moglie, la cantante lirica Galina Vishnevskaya; successivamente alle 21 con Elegia moscovita (1987), omaggio a sua volta al regista russo Andrei Tarkovsky, ed Elegia sovietica (1989), lavoro che indaga invece sui ritratti dei leader politici russi e si sofferma su quello di Eltsin (all’Auditorium Vincenzo da Massa Carrara). Infine, nella sezione Arte e Cinema, è il giorno di Renato Guttuso, Natura Morta Con Peperoni, lavoro di Franco Simongini del 1975, sull’artista italiano (ore 17).