Nuova mobilitazione per dire "no". Protesta contro il progetto della strada all’Orrido di Botri

Il comitato vuole chiedere un incontro al sindaco Michelini ora anche presidente Unione Comuni Mediavalle

Nuova mobilitazione per dire "no". Protesta contro il progetto della strada all’Orrido di Botri

Nuova mobilitazione per dire "no". Protesta contro il progetto della strada all’Orrido di Botri

Il Comitato per la tutela dell’ambiente montano e biodiversità della Val Fegana e Val di Lima è tornato a mobilitarsi contro il progetto dell’Unione dei Comuni Media Valle di costruzione di una strada all’interno dell’Oasi di protezione della Riserva dell’Orrido di Botri nel comune di Bagni di Lucca. Un progetto su cui sono forti le contrarietà da parte di numerose associazioni locali e semplici cittadini, che hanno formato e aderito spontaneamente al comitato.

Lo scorso anno molte erano state le iniziative intraprese dal comitato a livello istituzionale e giuridico, inviando, tra l’altro, una lettera esposto alla Procura e ai Carabinieri Forestali di Lucca, che sembrava aver sortito l’effetto di fermare il progetto in corso, dopo incontri avuti con la stessa Unione dei Comuni e con il Comune di Bagni di Lucca. Tuttavia, di recente, nonostante certe rassicurazioni, il progetto è stato reso esecutivo dall’Unione dei Comuni e sarebbe già previsto a breve l’avvio dei lavori.

Da qui la mobilitazione, con cui ha ripreso la battaglia del Comitato. Domenica scorsa in tanti si sono ritrovati nei pressi del rifugio Casentini a 1250 metri slm, all’interno dell’Oasi di Orrido di Botri, per ribadire il "no" al progetto della realizzazione di una strada per automezzi proprio dove oggi c’è il sentiero dei carbonari, detto anche dei partigiani, su cui si transita a piedi o al limite in mountain bike. La vicenda, quindi, è ritornata di attualità, per la decisa mobilitazione dei componenti il comitato, che non hanno intenzione di fermarsi, ma di proseguire nella loro protesta. Intanto è stato deciso di chiedere un incontro urgente al sindaco Paolo Michelini, anche nella sua nuova funzione di presidente dell’Unione dei Comuni.

Marco Nicoli