Non fateci pagare i selfie sui parapetti

Paolo

Pacini

Ma il Comune non può farsi dettare l’agenda da un’indagine, assai controversa e peraltro poi ridimensionata, finita ora davanti al giudice di pace. E sicuramente non è possibile trattare il nostro massimo monumento cittadino come un grave e potenziale pericolo da blindare e recintare, seguendo normative da codice della strada. Vi sono certamente punti diventati più pericolosi, dove i terrapieni si sono assottigliati e abbassati: qui bisogna intervenire in modo adeguato. Altro punto fermo: la cartellonistica in più lingue e ben diffusa, che va rinnovata e potenziata. Per spiegare bene che si sale su un piano rialzato e che si potrebbe (guarda caso) cadere di sotto. Specialmente salendo in piedi sui parapetti per scattarsi un selfie. Ecco, questa moda dei selfie pericolosi non fatela pagare a noi lucchesi.

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