Non è una provincia per anziani All’ultimo posto per servizi

Al Festival dell’economia di Trento è stato presentato il report pubblicato dal quotidiano economico. La classifica prende in considerazione tre aree e ne misura il benessere: i bambini, i giovani e gli anziani.

Non è una provincia per anziani  All’ultimo posto per servizi

Non è una provincia per anziani All’ultimo posto per servizi

Il Festival dell’economia di Trento che si è appena concluso, forsisce una mappa che, per chi amministra la cosa pubblica, non può passare inosservata. Anticipiamo subito il report pubblicato dal quotidiano "IlSole24Ore" attraverso un dettagliato approfondimento analitico: la provincia di Lucca non è un territorio a misura di anziani. Si colloca, infatti, all’ultimo posto della classifica delle province, in tutto 107. Non solo. Le ultime tre, sempre per gli anziani, sono toscane: Massa Carrara si piazza al 105° posto e Pistoia al 106°. Lucca è il fanalino di coda.

La classifica ci parla di tre aree per le quali viene misurato il benessere: riguardano i bambini, i giovani e gli anziani. Si parla di un trend per l’anno in corso, perché i dati completi sulla “Qualità della vita in Italia”, sono quelli relativi all’anno 2022, con Lucca che assestata al 47° posto. Con lo studio appena presentato al Festival, viene oggi restituita una fotografia aggiornata del Paese e, nel nostro caso, della provincia. Vediamo nello specifico le tre aree.

Gli indicatori che sono stati presi per l’area bambini, dove al primo posto troviamo la città di Siena, vede Lucca al 39° posto, pertanto una buon piazzamento a livello nazionale. Tengono in considerazione lo spazio abitativo, i pediatri attivi, gli asili nido, la spesa per interventi e servizi sociali per famiglie e minori, la competenza numerica non adeguata così come quella alfabetica. E ancora, gli edifici scolastici con palestra, la retta scolastica, i giardini scolastici, il verde attrezzato, l’indice su sport e bambini e i delitti a danno dei minori.

Passiamo ai giovani. A livello nazionale, il primo piazzamento va alla provincia di Ravenna. In questa categoria, Lucca si trova al 37° posto, dunque in una posizione soddisfacente. Gli indidicatori tengono conto del trend dei residenti giovani, il quoziente di nunzialità, l’età media al parto, il canone di locazione, i laureati, il tasso di disoccupazione giovanile, la soddisfazione per il lavoro, i cosiddetti “giovani neet”, la presenza di bar e discoteche, i concerti, le aree sportive e gli amministratori comunali under 40.

Passiamo infine agli anziani. Trento monta sul podio al 1° posto e, come abbiamo anticipato, Lucca invece si piazza tristemente all’ultimo posto delle province italiane. Per questa area esaminata, i dodici indicatori interrogano sulla speranza di vita a 65 anni, i posti letto nelle Rsa, le persone sole anziane, il numero dei geriatri, l’assistenza domiciliare, il numero di infermieri, il trasporto di anziani e disabili, gli orti urbani, il consumo di farmaci per le malattie croniche, la presenza di biblioteche, gli esposti per inquinamento acustico e poi un ultimo parametro: quello del consumo dei farmaci per la depressione che ci pone su questo al 107esimo posto. Per quanto riguarda le migliori dieci posizioni, registriamo che queste sono tutte città del nord Italia. Le peggiori, appunto, le tre città toscane.

Dall’analisi emerge infine che al sud le persone anziane sono meno sole. C’è da dire che le risposte dei territori fanno emergere, almeno per l’intero territorio lucchese, il bisogno di porre maggiore attenzione agli anziani. Che non è una categoria di persone, ma una fetta di popolazione che, secondo i docici parametri utilizzati dall’analisi, ha sicuramente bisogno di essere ascoltata in maniera diversa, in virtù del mutare delle condizioni socio-economiche.

Maurizio Guccione