REDAZIONE LUCCA

Neonata morta, "fu uccisa da eroina e coca"

I periti: fatale per la bimba di 5 mesi l’assunzione di droga dal latte materno

Carabinieri (foto di repertorio)

Lucca, 7 dicembre 2018 - Non fu una tragica fatalità la morte della piccola Mia Cellerini, la bimba di appena 5 mesi deceduta nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2015 durante una disperata corsa verso l’ospedale «Santa Croce» di Castelnuovo Garfagnana. Si trattò infatti di un decesso causato da intossicazione cronica da sostanze stupefacenti, nella fattispecie eroina, cocaina e metadone. La neonata aveva assimilato e metabolizzato quelle droghe, tanto da avere vere e proprie crisi di astinenza.

Queste  le sconcertanti conclusioni cui è giunta la Procura sulla base delle perizie affidate a tre consulenti tecnici. E adesso i genitori della piccola, dopo lunghe e difficili ricerche in varie comunità di recupero, sono stati raggiunti dagli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Il pm Salvatore Giannino si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per la madre Jessica Grilli, lucchese di 37 anni, e il padre Roberto Cellerini, 31enne originario di Calci, all’epoca residenti a Castelnuovo Garfagnana. A lei viene contestato il reato di omicidio colposo, mentre a lui quello di morte come conseguenza di altro delitto.

Secondo le analisi di laboratorio e i riscontri, affidati agli anatomopatologi Chiara Toni e Vincenzo Nardini e al tossicologo forense Silvio Chericoni, è infatti emerso che la piccola era intossicata da cocaina, eroina e metadone. Ce n’era traccia permanente persino nei capelli. Quella tragica notte la bimba ebbe una crisi con spasmi violentissimi in casa. Fu portata d’urgenza all’ospedale, dove arrivò già priva di vita.

Sembrava un episodio dovuto a cause naturali e anche l’autopsia non riscontrò segni di violenza, traumi interni o segnali di maltrattamento fisico. Poteva finire tutto con una superficiale archiviazione, ma gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Castelnuovo, diretti all’epoca dal capitano Paolo Volontè, alimentarono i sospetti. Emerse che i genitori, noti per problemi di tossicodipendenza, continuavano a fare uso di droghe pesanti. I carabinieri sequestrarono pannolini e indumenti sporchi di vomito della bimba, siringhe usate e metadone. IL PM decise di approfondire con esami affidati a un laboratorio specializzato. Emerse che la piccola avrebbe assunto metadone, ma anche cocaina ed eroina, durante l’allattamento al seno materno. Droga procurata alla madre Jessica dal padre Roberto, con una condotta sconsiderata che ha poi fermato quel piccolo cuore.