Nascita record di funghi Regole e differenze

Non tutti i Comuni applicano le stesse norme per la raccolta nei boschi. Ecco cosa c’è da sapere per non incorrere in sanzioni e comportamenti errati

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L’alternanza di piogge e sole è stato uno dei fattori che ha consentito una nascita record dei funghi, con il conseguente arrivo in massa sui territori di appassionati cercatori e buongustai amanti dei prelibati funghi porcini. La raccolta dei prodotti del bosco è regolamentata da una normativa a base regionale, la n.1699, ma occorre sempre prendere visione dei singoli regolamenti che possono prevedere ulteriori autorizzazioni o modalità di raccolta diverse da quelle fissate dalla legge regionale. Alcuni Comuni applicano, infatti, regole e limitazioni sulla raccolta.

Tra questi il comune di Coreglia Antelminelli, dove è stato confermato il divieto di raccogliere funghi ai non residenti nelle giornate di sabato e domenica fino al 31 ottobre, con l’obiettivo di tutelare l’ecosistema del territorio. L’amministrazione comunale ha evidenziato la necessità di regolamentare l’attività nel proprio territorio al fine di evitare danni all’ambiente forestale. Attivo in loco un servizio specifico di vigilanza. Sul fronte opposto, troviamo il comune della Garfagnana di Vagli Sotto, dove la raccolta non prevede alcun tipo di autorizzazione e si pone come un unicum nel panorama regionale.

Diverso ancora Careggine, dove è obbligatorio l’acquisto di un tesserino che è possibile reperire ai "Fungo point" dislocati sul territorio.

La gestione è affidata all’Associazione Monte Sumbra che, con l’intero ricavato dalla vendita, promuoverà progetti di sviluppo territoriale e sociale.

Qui, il martedì e il venerdì la raccolta è riservata solo ai residenti e ai soci dell’Associazione.

Da ricordare in linea generale che il limite di raccolta giornaliera dei funghi è di tre chilogrammi per persona, con il tetto giornaliero che sale a dieci solo nel caso in cui i residenti nei territori classificati montani della Toscana facciano la raccolta nel proprio comune di residenza. Non ci sono limiti, invece, per imprenditori agricoli e soci di cooperative agroforestali che svolgano la raccolta ai fini di integrazione del proprio reddito nella provincia di residenza.

Nella raccolta, poi, non devono essere utilizzati strumenti che possano rovinare il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione. I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e areati, atti a diffondere le spore, mentre non è consentito l’uso di sacchetti di plastica.

Fiorella Corti