Muore a 79 anni: infezione fatale nonostante avesse fatto due dosi

L’ultima vittima della pandemia è un ex bancario di Camaiore. Il virus ha scatenato la crisi respiratoria approfittando di alcune patologie pregresse dell’uomo. Il ricordo commosso di familiari e amici

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Muore di Covid Alessandro Morotti, 79 anni, ex bancario di Camaiore. Era stato ricoverato all’ospedale della Versilia mentre era in attesa della terza dose di vaccino: una bronchite e problemi ai reni ne hanno complicato lo stato di salute. Lascia due figlie, Sarah e Silvia e i nipoti. Vedovo da molti anni di Annamaria Favilla, sorella del compianto Fabrizio, noto artista, Alessandro era il penultimo dei fratelli e sorelle della famiglia Morotti. Avrebbe compiuto 80 anni a breve: aveva lavorato per moltissimi anni al Monte dei Paschi, anche nella filiale di Camaiore. La sua morte, inattesa, ha gettato la citta’ nello sconforto: Fiorella, Francesco, Giuliano e Rossana, i fratelli e sorelle, i nipoti con le figlie sono sconvolti. Una bella e numerosa famiglia che lo piange: era stato ricoverato per problemi respiratori dovuti appunto al Covid, ma nessuno prevedeva questo triste epilogo. Moltissimi i messaggi di cordoglio, uno su tutti quello dell’amico fraterno, il geometra Aldo Marchi, suo coetaneo: “Un dolore profondo: sono affranto , desolato , per l’inattesa scomparsa del fraterno amico Alessandro, tanto che mi tremano le mani nel scrivere parole che purtroppo non servono a niente . Sono ancora più costernato se penso che solo pochi giorni fa c’incontrammo nella nostra via di Mezzo , con altri amici, e scambiammo quattro chiacchiere con il solito piacere e il reciproco affetto . Ogni qualvolta , e accadeva spesso , tornavamo sempre al tempo dei nostri trascorsi sui campi di calcio , convenendo sui nostri caratteri ambedue bellicosi , soprattutto contro le palesi ingiustizie .....e Ale ,prendeva sempre le mie difese , anche se avevo torto . Ci volevamo bene e stavamo bene insieme perché avevamo tante cose in comune ed inoltre esisteva un intreccio di amicizie tra i nostri genitori , fratelli e sorelle , perfino cugini , tanto da poter dire che si trattava , e si tratta, di un’unica grande famiglia in cui tutti ci si conosce e ci si vuole bene . Purtroppo non è andata come auspicavo per voi ed anche per me , perché anch’io gli volevo molto bene. Mi mancherà il suo sorriso ed il suo pronto saluto , con il braccio alto , i suoi modi garbati ed eleganti, un marchio di fabbrica inconfondibile”. I funerali si sono svolti ieri. Ai familiari le condoglianze de La Nazione.

Isabella Piaceri