DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Motrone, nuova vita per la caserma

Nel piano operativo inserita la destinazione commerciale. Lo strumento verrà approvato entro l’autunno

di Daniele Masseglia

A.A.A. cercasi imprenditore interessato ad aprire un’attività dotata di torre panoramica con vista sul club Velico e la spiaggia libera, a due passi dai centri di Focette e Tonfano. A lanciare questa opportunità è l’amministrazione comunale, la quale ha deciso di istituire una destinazione d’uso commerciale per l’ex caserma della Finanza di Motrone, in piazza IV Novembre. Sarà uno degli aspetti più innovativi dei futuri strumenti urbanistici del territorio, ossia il piano operativo, che avrà una validità di 5 anni, e il piano strutturale, destinato invece a fissare dei punti fermi per i prossimi 15 anni. Per entrambi l’iter è delineato: in primavera l’adozione, poi 60 giorni per le osservazioni e infine l’approvazione dopo la fine dell’estate. A quel punto il regolamento urbanistico varato nel 2014 dall’ex amministrazione Lombardi andrà ufficialmente in pensione, lasciando il campo ad un ampio canovaccio che sta prendendo forma.

Tra le novità di spicco c’è la potenziale nuova vita per l’ex caserma della Brigata di Finanza. L’immobile, che da decenni è immerso nella vegetazione e si affaccia sul parcheggio a ridosso del lungomare, è un pezzo di storia della Marina e della Versilia. Come raccontò Piero Manetti nel volume “I pionieri della Marina di Pietrasanta“ (1989), la Brigata si trasferì a Motrone nel 1920 e sulla torretta furono installati dei cannocchiali per scrutare l’orizzonte. Poi nel 1943 su soppressa e negli anni ’70 ospitò anche un asilo. "Abbiamo optato per un cambio di destinazione commerciale – spiega il sindaco e assessore all’urbanistica e all’edilizia Alberto Giovannetti – per ’ingolosire’ chi avesse la volontà e la possibilità di fare un investimento in questa zona strategica e appetibile. E’ un modo per dare risposte agli imprenditori e per rilanciare la località di Motrone". Il sindaco ricorda che a causa dell’emergenza Covid l’iter dei due piani ha subìto un rallentamento, ma si dice ottimista sul rispetto della tempistica: "La differenza è che il regolamento urbanistico aveva il piano strutturale già pronto. Ora invece stiamo facendo i piani strutturale e operativo, quello del colore e quello acustico: una serie di strumenti da aggiornare o da fare ex novo". Il percorso terrà conto di 800 osservazioni arrivate da cittadini e aziende.

Giovannetti illustra la filosofia generale. "Oltre a puntare sul nuovo, con un consumo di suolo molto limitato – dice – daremo la possibilità di intervenire sul patrimonio edilizio esistente in città e nelle frazioni. L’obiettivo è istituire procedure rapide, ad esempio edifici da demolire e ristrutturare o ampliamenti in orizzontale e verticale. Questo riguarderà anche zone di recupero come gli ex Salesiani, il golf in via Sipe e l’ex Canniccia. Inoltre sarà potenziata la viabilità con rotonde, ciclopiste e percorsi ecosostenibili, mentre per la Versiliana pensiamo a un ristorante e a un parco che favorisca l’aggregazione. Falascaia tornerà zona agricola e via Unità d’Italia accoglierà la cittadella sport. Non ci saranno più i comparti ma gli ambiti per evitare l’obbligo di mettere tutti d’accordo. Vogliamo agevolare gli interventi – conclude – per la riqualificazione urbana di zone in cui in passato è mancata attenzione e dove ci siano situazioni di criticità. Il piano operativo è un sogno che deve dare risposte di praticità, coerenza, bellezza e miglioramento del territorio e della qualità della vita. Ringrazio in proposito la dirigente Valentina Maggi, le funzionarie Lucia Flosi Cheli ed Eugenia Bonatti e la commissione urbanistica a partire dal presidente Paolo Bigi".