di Daniele Masseglia
Se ne parla fin dagli anni ’80, quando la gloriosa “Circoscrizione Centro“ propose all’amministerazione comunale di trasformare la Rocca di Sala in un luogo di ritrovo per eventi rivolti soprattutto ai giovani. Ma le perplessità sui potenziali fastidi alle case vicine e sottostanti fecero tramontare l’idea. Dopo quasi quattro decadi si torna di nuovo a parlare del rilancio di un manufatto completato tra il 1200 e il 1300, agli albori della città, con la prospettiva di farlo diventare uno scenario per eventi culturali di vario genere. L’intervento è stato inserito nel piano triennale dei lavori pubblici per una spesa di 10 milioni di euro (6 milioni nel 2022 e 4 milioni nel 2023) con il Comune che ha affidato l’elaborazione di un progetto di fattibilità, da 50mila euro, a un team di architetti e storici.
"Oltre al restauro conservativo della Rocca – spiega l’assessore ai lavori pubblici Matteo Marcucci – va identificata anche la funzionalità che vogliamo darle. Allestire alla Rocca eventi come mostre o concerti significherebbe avere un contesto unico, bellissimo e romantico che non avrebbe eguali in Versilia. Ci sarà da pensare anche allo spazio per un servizio bar e a un cartellone di iniziative che faccia vivere la Rocca oltre le mostre, visto che altrimenti sarebbe un monumento fine a se stesso utilizzato solo per pochi periodi l’anno". In attesa del progetto, che consentirà al Comune di partecipare a vari bandi per reperire i finanziamenti, un altro tema su cui si discute da una vita è l’accesso. "Crediamo nell’idea di una cremagliera non impattante, su cui deve esprimersi la Soprintendenza. Se venisse scartata questa opportunità penseremo a come migliorare la strada d’accesso sia per chi vuole raggiungere la Rocca a piedi sia per i visitatori che hanno problemi di mobilità, in questo caso impiegando piccoli mezzi tipo i bus navetta. Un’altra nostra volontà è creare un orto botanico nelle piane sottostanti, anche in chiave storica cercando le essenze che erano in loco quando fu fatta la Rocca".
Nel frattempo non c’è pace per il buco lato sud, all’altezza della torre di guardia, visibile anche da piazza Duomo. Dopo le rimostranze degli appassionati di storia Piero Mori e Mario Taiuti, il varco era stato tappato con dei pannelli in legno crollati a causa delle recenti raffiche di vento: a breve verranno ricollocati al loro posto. "Quel varco c’è da tanto tempo – conclude Marcucci – ma in ogni modo faremo i nostri passi, uno alla votla, e sentiremo il parere degli enti. Ricordo che insieme alla Soprintendenza era stato deciso di dirottare alcune somme per la messa in sicurezza di Villa Guinigi e parte delle mura sul retro".