
Dentro ogni lavoratore rabbia, dolore. E frustrazione per una tragedia che doveva (poteva?) essere evitata. Un altro morto nelle cave no, è inaccettabile anche e soprattutto nel 2023, con tutto quello che è stato fatto in termini di prevenzione e formazione. “Quando accade un infortunio grave, addirittura letale, non c’è mai fatalità“, aveva significativamente dichiarato Lorenzo Sichei, responsabile Filca Cisl Lucca-Massa Carrara. Proclamare lo sciopero generale di otto ore per la giornata di ieri, è stato un fatto quasi naturale.
E naturale e spontaneo è stato aderire: circa il 90% in provincia di Lucca, e il 70% a Massa secondo quanto ci riportano i sindacati. Cifre importanti, che testimoniano quanto si deve fare di più. E’ il monito che con questa iniziativa i sindacati in forma unitaria hanno voluto rilanciare chiaro e forte. “Negli ultimi anni, a discapito di un periodo in cui forse le cose sembrano cambiare, la situazione degli infortuni sta precipitando, stiamo tutti sicuramente sbagliando qualcosa – così Michele Mattei, Francesco Ventimiglia per Filla Cgil, Daniele Battistini per FenaulUil e Lorenzo Sichei per Filca Cisl –. Noi vediamo troppi lavoratori fare più cose contemporaneamente senza le dovute attenzioni e i ritmi di lavoro sono spesso troppo elevati. E’ necessario vederci in faccia urgentemente tra datori di lavoro, lavoratori, sindacati, istituzioni e Ausl per trovare soluzioni“.
L’appello è lanciato, i lavoratori si sono già espressi con quel 90% di astensione dal lavoro registrato ieri. La tragedia di Minucciano, dove sabato scorso ha perso la vita Ugo Orsi, 55 anni di Gorfigliano, travolto e schiacciato da un blocco di marmo mentre era al lavoro, riaccende i riflettori (mai spenti) sulla sicurezza sul lavoro, in questo caso nel settore lapideo, che conta tanti incidenti ogni anno e anche vittime.
Lo sciopero che ieri ha interessato l’intero distretto è figlio proprio dall’ennesimo dramma. Sul quale ora indaga la Procura di Lucca, per chiarire alcuni particolari della dinamica e soprattutto far luce su eventuali responsabilità. Il pm ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, l’area rimane sotto sequestro per permettere di svolgere gli accertamenti del caso. Oggi, invece, ci sarà l’autopsia sulla salma del cavatore. Dopodiché amici e parenti potranno dirgli addio. Il sindaco di Minucciano ha già annunciato un’ordinanza di lutto cittadino nel giorno dei funerali.