Lucca, 16 maggio 2024 – Uno sciopero di 24 ore allo stabilimento Kme di Fornaci e di due ore in tutta la Provincia. Un grido forte del mondo del lavoro: "Non si può morire così".
E’ stata immediata la reazione dei sindacati alla morte dell’operaio barghigiano Nicola Corti. A firma dei coordinatori nazionali gruppo Kme di Fim Fiom Uilm, Michele Folloni, Massimo Braccini, Giacomo Saisi è stato emesso un comunicato con il quale hanno proclamato nello stabilimento 24 ore di sciopero a partire dal turno delle 22 di ieri.
“Alla Kme di Fornaci di Barga, azienda leader in Europa nella produzione di rame, un operaio di 50 anni ha perso tragicamente la vita rimanendo incastrato in un macchinario – si legge nella nota - Un fatto gravissimo, un nuovo dramma sul lavoro scaturito dalla mancanza di sicurezza. Nello stabilimento di Fornaci di Barga la Rsu ha proclamato 24 ore di sciopero ed è stato immediatamente fermato lo stabilimento, mentre 2 ore di sciopero vengono proclamate in tutti gli stabilimenti nazionali del gruppo Kme per oggi. Il nostro Paese – aggiungono i sindacati – sta pagando un tributo di sangue insopportabile. Restiamo in attesa delle indagini di questa tragedia e ci stringiamo al dolore della famiglia, rendendoci disponibili a qualsiasi supporto o azione si renda necessaria".
“La Toscana, ancora una volta, piange una vittima sul lavoro - dice Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana – Nicola era un nostro iscritto, che conoscevamo bene dato il suo importante impegno sindacale nella nostra organizzazione. Siamo attoniti dalla sua scomparsa e come Uil Toscana porgiamo le nostre più sentite condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia e agli affetti. Non possiamo più tollerare l’immobilismo del Governo nazionale sul tema della sicurezza sul lavoro. Alla Regione Toscana chiediamo un tavolo permanente su salute e sicurezza sul lavoro. La nostra battaglia non si fermerà"
“L’ennesima tragedia sul lavoro ci impone di affermare che oramai parliamo di dramma inaccettabile: serve urgente il coordinamento delle prefetture - aggiunge il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera -".
Caterina Campani, sindaca di Barga, si è recata subito sul luogo della tragedia.
"Sono davvero poche le parole che riesco a pronunciare in questo momento –dice la prima citadina – a parte un abbraccio enorme e commosso alla famiglia che faccio a nome mio e di tutta la comunità di Barga. Il lavoro è un diritto e la sicurezza sul lavoro è un diritto allo stesso modo: questo è l’impegno più grande che dobbiamo assumerci tutti, questa è la battaglia più importante da portare avanti che riguarda ognuno di noi".