Montecarlo, finalmente la fibra

A Montecarlo arriva la fibra ottica FTTH grazie a Open Fiber. 2.100 case saranno connesse, con tecniche non invasive nel centro storico. Il progetto, promosso da Infratel e la Regione Toscana, mira a migliorare la connettività e favorire lo sviluppo digitale.

Montecarlo, finalmente la fibra

A Montecarlo arriva la fibra ottica FTTH grazie a Open Fiber. 2.100 case saranno connesse, con tecniche non invasive nel centro storico. Il progetto, promosso da Infratel e la Regione Toscana, mira a migliorare la connettività e favorire lo sviluppo digitale.

A Montecarlo arriva la fibra, FTTH. Dalle frazioni al centro, 2.100 case saranno connesse, nel centro storico utilizzate tecniche non invasive per evitare disagi. I lavori saranno svolti da Open Fiber nell’ambito del piano BUL promosso da Infratel con il contributo della Regione Toscana. Nel centro storico addirittura è prevista la posa dei cavi in facciata in modo da evitare gli scavi: per questo è importante che i proprietari degli immobili interessati da questa attività diano il proprio consenso. Oltre alle abitazioni, su richiesta del Comune saranno collegati la biblioteca, il teatro, alcune scuole e il Municipio.

Le frazioni interessate dal progetto saranno: Mencarini, Luciani, San Salvatore, Caporaletto, Marcucci, Fornello, Basetti, Lupori- Chiari - Ciucchi, Micheloni, Vettori - Caporale, Carbonata e Gossi. Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, Una volta che l’intervento sarà completato, i clienti interessati non dovranno far altro che contattare un operatore (tra quelli presenti sul sito www.openfiber.it) scegliere il piano tariffario navigare a una velocità impossibile da raggiungere con le attuali reti in rame o miste. Quando l’utente ne farà richiesta, l’operatore selezionato contatterà Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con il cliente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica fin dentro l’abitazione.

Al termine dell’operazione, l’utente sarà pronto a navigare alla aduna velocità fino a 10 Gigabit al secondo e beneficiare della tecnologia con possibili nuovi sviluppi, ad esempio lo streaming online in HD, alta definizione e 4k, con cui vedere programmi televisivi di ulteriore qualità. Ma anche applicazioni pratiche come il telelavoro, la telemedicina, e tante altre opportunità, in maniera tale che si possa abbattere definitivamente il cosiddetto digital devide, avviando la vera rivoluzione digitale. Sarà però necessario risolvere alcune questioni concrete, operative. A Porcari e ad Altopascio, ad esempio, molto dipende dalla distanza delle abitazioni dalla centralina, più è lontana e più è minore l’efficacia.

Massimo Stefanini