Coronavirus, ad Altopascio un kit con due mascherine per ogni famiglia

E' l'iniziativa dell'amministrazione comunale per dotare i cittadini dei dispositivi di sicurezza

Mascherine (archivio)

Mascherine (archivio)

Altopascio (Lucca), 28 marzo 2020 - Un kit di due mascherine di tessuto non tessuto per ogni nucleo familiare di Altopascio. E' l'iniziativa dell'amministrazione comunale che vuole dotare i cittadini dei dispositivi di sicurezza, così che li indossino quando devono uscire per andare a fare la spesa, all'edicola o in farmacia. Un'iniziativa resa possibile grazie alla staffetta di solidarieta' che ha unito cittadini e aziende della cittadina del Tau: a produrre le mascherine e' l'azienda dell'alta moda Peuterey, con sede in via provinciale dei Biagioni ad Altopascio, che da lunedi' donera' al Comune 400 mascherine al giorno, da distribuire alla cittadinanza grazie alla rete del volontariato territoriale, gia' in moto per organizzare le consegne casa per casa. Per far fronte all'emergenza sanitaria, infatti, Peuterey ha deciso di convertire la sua linea produttiva interna al confezionamento di mascherine. 

"Questa e' una storia di solidarieta', ingegno, capacita' imprenditoriali e attaccamento al territorio - commenta il sindaco di Altopascio, Sara D'Ambrosio -. Una storia altopascese, che riguarda tanti soggetti, da subito in prima linea per confezionare e preparare mascherine, che abbiamo gia' distribuito, da inizio emergenza, ai medici di medicina generale e ai volontari del terzo settore che ne erano sprovvisti e a tutti i commercianti che sono in prima linea per garantire i servizi essenziali.

La lista dei ringraziamenti e' molto corposa: ci sono Daniela e Catia, due sarte per passione, che si sono messe a cucire, da sole, decine e decine di mascherine di tessuto non tessuto e altre ne stanno cucendo. C'e' Giannino Distribuzione Spa che ci ha regalato 1000 metri di fettuccia, indispensabile per le sarte, perche' serve per essere cucita insieme alle mascherine. Ma non e' tutto: il ringraziamento va anche al Cz Store Altopascio, che ha deciso di donare 800 mascherine, in parte sistemate dalle sarte di Altopascio e in parte da un gruppo di sarte di Lucca. Ed e' la storia della Peuterey, l'eccellenza della moda a livello internazionale, che in tre giorni ha riconvertito la produzione per essere vicina al territorio, alle persone, a chi amministra. Un gesto di generosita' molto importante, per il quale ringraziamo davvero il gruppo. Ci tengo a dire che il mondo imprenditoriale altopascese si e' mosso compatto: penso anche alla Co.Ra srl, che ha donato i camici al personale sanitario, cosi' come alla Nt Food, che ha donato all'Ospedale San Luca un videolaringoscopio, contribuendo cosi' al potenziamento della terapia intensiva. E penso anche alla Dik Sportwear, che ha riconvertito la produzione per fabbricare e vendere mascherine a prezzo di mercato. Le uscite, e' bene ricordarlo, sono consentite solo per tre motivi: lavoro, salute e necessita' urgenti (fare la spesa, andare in farmacia). Quindi la mascherina serve per quando si deve andare a fare la spesa o ci si deve recare in farmacia, per tutelare meglio se stessi e gli altri. Non è un incentivo a uscire di casa, sia chiaro".

A portare a casa le mascherine, che verranno imbucate nella cassetta della posta, spettera' al mondo del volontariato altopascese: c'e' la Misericordia Altopascio che mettera' a disposizione i mezzi, ci sono i Comitati paesani, di Badia, Marginone e Spianate, che si stanno organizzando per effettuare le consegne. E ancora i volontari dei Fratres di Altopascio e di Spianate e dell'Avis, cosi' come quelli dell'Auser e dei gruppi Caritas di Altopascio, Badia, Marginone e Spianate. "Abbiamo deciso di partire con un kit di 2 mascherine a famiglia cosi' da arrivare nel minor tempo possibile in tutte le case - conclude il sindaco -. Poi, se ci saranno bisogno e possibilita', faremo un secondo giro. Stiamo vivendo una delle pagine piu' tristi della storia del nostro Paese. Ogni giorno vediamo immagini che sara' difficile dimenticare, ci sono perdite che sara' impossibile accantonare. Ma nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di se'. E la storia di inventiva, generosita' e altruismo, che viene dalla nostra piccola realta' mi fa dire che sara' cosi' anche questa volta".