Manca la guardia medica Lo soccorrono i volontari

Anziano si sfoga: "Cosa sarebbe successo fosse stato un problema cardiaco?". Soddu (Fials): "Tagli della Regione deplorevoli. Ma i cittadini si informino"

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di Daniele Masseglia

Ha accusato forti dolori allo stomaco, fino a vomitare, mentre era in casa. Preccupato, intorno all’una di notte ha chiamato il ’118’ e quando ha visto arrivare un’ambulanza con a bordo solo volontari la sua apprensione è salita di livello. Una disavventura, quella raccontata da F.L., 75 anni, per fortuna finita bene. Ma con un interrogativo inquietante: se fosse stato un problema cardiaco come sarebbe andata a finire? "Il problema – si sfoga l’anziano – è che a Pietrasanta manca la guardia medica notturna. I volontari non hanno potuto farmi né l’elettrocardiogramma né darmi antidolorifici, potendo solo portarmi al pronto soccorso. Essendo mia moglie non autosufficiente ci sono andato il giorno dopo, anche perchè il dolore era passato. Mi domando cosa sarebbe successo in caso di un’infezione o di un arresto cardiaco". Un tema su cui Daniele Soddu, segretario versiliese del sindacato Fials, ha a lungo combattuto. "L’episodio di Pietrasanta – dice – purtroppo è figlio dei tagli della Regione. La legge n.84 si è dimostrata inefficiente nei confronti dei cittadini, con un aumento di responsabilità per i nostri operatori. Va rivista dalle fondamenta perché non ha prodotto il miglioramento di nessun servizio. Detto questo, i cittadini si dovrebbero interessare e seguire i sindacati anziché protestare a cose già fatte. Esiste infatti l’ambulanza ’India’, su cui a bordo ci sono volontari e un infermiere, il quale valuta se attivare l’automedica. Creando comunque dei problemi di tempistica a causa dei ridicoli stanziamenti dell’Asl che ha tagliato i servizi".