Magnani condannato per abuso d’ufficio

Un anno di pena per l’ex presidente di Gesam Energia: nel 2015 aveva affidato la realizzazione di un pirogassificatore senza l’ok del cda

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Condannato a un anno, in udienza collegiale, l’ex presidente di Gesam Energia, Giovanni Magnani, per il reato di abuso d’ufficio. Al centro del processo, apertosi due anni e mezzo fa, una vicenda avvenuta nel 2015 e che all’epoca fece molto scalpore. Si tratta degli accordi personali che l’ex presidente aveva preso in quell’anno con un'azienda per la realizzazione di un impianto di cogenerazione a gassificazione di legna per produrre energia nella zona di Pescaglia. Accordi che, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti in totale autonomia, quindi senza l’approvazione del proprio Cda, e in una situazione di conflitto di interessi, dovuti a dei rapporti professionali ritenuti in essere tra Magnani e quella stessa società. La scrittura privata era stata corredata dal versamento di una caparra di 90mila euro a fronte di un costo dell’impianto pari a un milione e mezzo, che sarebbero poi lievitati fino a 3 milioni con le opere civili. Le indagini erano partite su input della stessa municipalizzata, quando i rappresentanti di Lucca Holding, Gesam spa e Gesam Energia presentarono un esposto in Procura nei confronti di Magnani. Lucca Holding, con l’allora amministratore Bortoli, aveva sostenuto che quel contratto era stato sottoscritto "senza alcun rispetto per le procedure previste dalle legge e senza aver mai ricevuto l’autorizzazione del consiglio di amministrazione da lui presieduto".

Da lì poi le indagini della Procura e la conseguente conclusione con la richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio.

Intanto la società da lui presieduta aveva avviato un’azione di responsabilità per la sottoscrizione di quel contratto, che poi aveva portato alla sua rimozione dall’incarico, con polemiche politiche che andarono avanti per mesi. Rinviato a giudizio nell’ottobre 2019, il processo a suo carico si era aperto a gennaio 2020. Con le società Lucca Holding e Lucca Holding Servizi che avevano deciso di costituirsi parte civile, rappresentate dall’avvocato Sandro Guerra. Dopo due anni e mezzo è arrivata martedì mattina, di fronte ai giudici Giuseppe Pezzutti, Gianluca Massaro e Sabrina Poggi, la condanna per Magnani. Per lui un anno di reclusione, con la sospensione della pena, oltre al pagamento del risarcimento del danno in favore delle parti civili, fissando una provvisionale di 98.900 euro.

Teresa Scarcella