Ci siamo. Si entra nel vivo del cartellone “Pucciniano“ 2024 del Teatro del Giglio. Madama Butterfly di Giacomo Puccini, quarta opera in programma per la Stagione Lirica del Teatro del Giglio, è attesa sul palcoscenico lucchese sabato 17 febbraio (ore 20.30) e domenica 18 febbraio (ore 16). Lo spettacolo, realizzato dal Teatro Grande di Brescia nel luglio del 2023 in occasione delle celebrazioni per Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, porta in scena la versione bresciana di Madama Butterfly: proprio al Teatro Grande, nel maggio 1904, dopo il fiasco della prima milanese,
la nuova versione di Butterfly ottenne l’enorme successo che sancì l’immortalità del capolavoro pucciniano. Frutto in un’imponente cordata coproduttiva che lega ai Teatri del Circuito OperaLombardia (Grande di Brescia, Sociale di Como, Ponchielli di Cremona, Fraschini di Pavia e Donizetti di Bergamo) il Teatro del Giglio di Lucca e l’Opera Nazionale Estone, questo allestimento di Madama Butterfly porta la firma della regista greca di fama internazionale Rodula Gaitanou. La direzione musicale dell’opera è affidata ad Alessandro D’Agostini, direttore d’orchestra dalla brillante carriera nei teatri di tutto il mondo, per l’occasione impegnato sul podio dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali.
Nel ruolo di Cio-Cio-San si alternano Yasko Sato (17 febbraio) e Afag Abbasova (18 febbraio), Pinkerton è interpretato da Riccardo Della Sciucca; Suzuki è Asude Karayavuz, Sharpless Devid Cecconi. Completano il cast Giuseppe Raimondo (Goro), Fulvio Valenti (Lo zio Bonzo), Alex Martini (Il principe Yamadori), Maria Cristina Bellantuono (Kate Pinkerton), Masashi Tomosugi (Lo zio
Yakusidé), Liu Tong (Il commissario imperiale), Mattia Rossi (L’ufficiale del registro), Daryna Shypulina (La zia), Tiziana Falco (La cugina), Serena Pulpito (La madre) ed Enea Piovani (Dolore). Diego Maccagnola dirige il Coro di OperaLombardia.
"Puccini in Madama Butterfly– scrive Rodula Gaitanou nelle sue note di regia allo spettacolo - getta uno sguardo “esotico” sia sul mondo americano che su quello giapponese La domanda che ci siamo posti quando abbiamo iniziato a lavorare è stata: come possiamo rendere viva la contrapposizione di due culture senza rafforzarne gli stereotipi? La nostra ricerca ci ha portati a un’estetica astratta che gioca sul piano della decostruzione e del
simbolismo“. Pochissimi i biglietti ancora disponibili (biglietteria del teatro o TicketOne).