ALESSANDRO PISTOLESI e EMILIANO PELLEGRINI
Cronaca

Pruzzo tira la... Corda: "Lucchese, ora ti salvo io". Ecco il progetto

Ninni Corda ha chiesto un incontro in Comune. L'ex bomber si scalda per diventare direttore sportivo

Ninni Corda, ex tecnico del Como

Lucca, 3 luglio 2019 - Due, al massimo tre le richieste per la Lucchese arrivate finora sul tavolo del sindaco Alessandro Tambellini. Si tratta ancora di contatti preliminari, situazioni da approfondire. Richieste di incontri. Niente che faccia pensare a trattative in stato avanzato, anche perché tutto passa dalla manifestazione di interesse che a breve Tambellini metterà nero su bianco per assegnare poi il titolo sportivo. 

La prima cordata a uscire allo scoperto è rappresentata da due imprenditori, che ad aprile hanno ceduto il Como a un fondo americano: Massimo Nicastro (attivo nel ramo immobiliare ma residente a Miami) e Roberto Felleca, che gestisce un’azienda di ascensori. Il factotum però è Ninni Corda che nelle vesti di direttore generale si occupa della parte tecnica.

In mezzo c’è anche l’ex attaccante Roberto Pruzzo, sposato con una lucchese e pronto a entrare nel progetto in qualità di direttore sportivo.

La conferma arriva direttamente da Parigi, dove l’ex bomber sta trascorrendo le vacanze. «Non nascondo che mi piacerebbe dare una mano a Lucca e alla Lucchese perché in fondo mi sento anch’io uno di voi – spiega – Mi auguro che la trattativa con Felleca possa andare in porto in tempi brevi, anche perché si tratterebbe di ricostruire tutto quanto, squadra compresa, partendo da zero. Un’impresa sportiva non indifferente, considerando soprattutto che la Lucchese è sempre la Lucchese, ma sicuramente intrigante. Io sono pronto». A entrare più nel dettaglio è Ninni Corda.

«Abbiamo inviato una richiesta scritta al sindaco per un incontro che speriamo possa concretizzarsi tra venerdì e sabato, chiederemo anche garanzie sullo stadio», annuncia l’ex allenatore. «L’idea era nata già da tempo, a novembre provammo ad acquistare il club da Moriconi che poi però preferì altra gente. Adesso rieccoci qui».

Dopo Como avete provato a prendere altre società. Cosa non ha funzionato? «L’unico discorso serio, ancora in ponte, è quello con il Carpi. Ma i tempi si stanno allungando troppo, se non si chiude entro il 5 luglio siamo pronti a tuffarci sulla Lucchese che è sempre stata una nostra priorità». Con quale progetto? «L’obiettivo è riportare la Lucchese in C in un anno. E’ una grande piazza che ha fame di calcio, questo ci entusiasma. Pruzzo ci ha indirizzati e sarà al centro del progetto. Io e lui siamo una cosa sola, calcisticamente parlando». E il budget a disposizione? «I 350mila euro necessari per l’iscrizione in D non ci spaventano. Siamo attenti alle spese ma otteniamo i risultati. Esempio: a Como abbiamo speso un terzo rispetto al Mantova e stravinto il campionato. Il calcio va fatto con le idee. E soprattutto bisogna avere la testa giusta».