Lucca deve diventare la ”città della musica”

L’ex sindaco e consigliere regionale Ghilarducci riflette sulla nuova amministrazione: si dia dei grandi obiettivi

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Olivo Ghilarducci, ex sindaco di Capannori e consigliere regionale, riflette per La Nazione sulla nuova amministrazione e le prospettive per la città.

"La nuova amministrazione comunale di Lucca che ha vinto le elezioni sembra muoversi solo nell’ordinaria amministrazione senza idee innovative. Lucca è una città straordinaria ambiziosa e doverosamente dal punto di vista amministrativo la politica gestionale deve indirizzarsi verso grandi obiettivi. Il sindaco chiamato ad amministrare la città deve avere nelle sue mire politiche per Lucca un grande progetto da realizzare. Deve cercare di concretizzare un’idea che caratterizzi anche in futuro la sua amministrazione. Se questo non avviene la minoranza abbandonando la sindrome della sconfitta deve sollecitare la maggioranza di governo con proposte di alto profilo politico. Indubbiamente per Lucca un obiettivo strategico primario può essere quello di concretizzare l’aspirazione a divenire “Lucca città della musica”.

Prioritario diventa la programmazione e la gestione del recupero urbano che deve mirare ben oltre il recupero edilizio per dotare la città di tutto ciò che può fare della splendida Lucca una realtà di riferimento nazionale e internazionale nel campo della musica colmando le attuali carenze a riguardo. E’ su questa linea che va orientato soprattutto il recupero dei grandi contenitori interni alle Mura cittadine (ad esemoio la Manifattura). Bisogna puntare inoltre con decisione e chiarezza di intenti al recupero di luoghi della cultura musicale (come il Caffé Di Simo). Vanno definite e programmate le infrastrutture che l’attuazione del progetto esige. Vanno promosse le reti dei servizi in tutti i settori (commerciali, di accoglienza...) da trasformarle e migliorarle in funzione del grande obiettivo.

Bisogna riconoscere che l’amministrazione non ha nella sua attuale struttura le professionalità per programmare e concretizzare questi obiettivi. Per questo deve dotarsi di alte e idonee professionalità esterne in due campi operativi fondamentali: la programmazione nel campo musicale in stretto raccordo con quella del recupero urbano. Riguardo al campo musicale la cultura locale esprime alte professionalità che possono essere chiamate ad operare assieme a un Grande urbanista da individuare a livello nazionale con professionalità ed esperienza adatte.

"E’ in questo "modo che si esce dall’ordinaria amministrazione e ci si muove a livello elevato tale da migliorare la città rendendola ancor più riferimento della cultura musicale europea e mondiale. Indubbiamente si pone centrale il problema delle risorse. Va considerato fondamentale l’apporto della Fondazione della Cassa di Risparmio. Bisogna però puntare anche a risorse che vengano dal livello governativo e dall’Europa. Non va considerato secondario il possibile apporto di sponsor privati di valenza locale ma anche di peso mondiale. Riguardo al rapporto con la Fondazione, è il Comune che deve definire i progetti proponendone le priorità alla Fondazione e non viceversa.

"La minoranza deve sollecitare l’amministrazione comunale verso questi grandi obiettivi politico- amministrativi e essere da pungolo critico nel caso che riveli immobilismo o mancanza di chiarezza circa gli obiettivi ambiziosi che Lucca richiede. Quindi “Lucca città della musica” se non ora quando?.

Olivo Ghilarducci