
Il negozio Lenci Calzature in via Fillungo al civico 233 chiuderà i battenti a fine marzo
Lucca, 6 febbraio 2021 - “Quello è il nonno Crisostamo vede? La foto è del 1928, aveva appeso fuori dal negozio le scarpe, più che altro scarponi e stivali come era d’uso nell’epoca, come si poteva fare solo in occasione della Fiera della Santa Croce“.
Un attimo di flashback davanti a quella foto in bianco e nero appesa nell’antico fondo di famiglia, Lenci Calzature al civico 233 di via Fillungo, che a fine marzo, probabilmente, chiuderà sigillando un passato che non torna. Poi, subito, Glauco Lenci, corregge il tiro tornando sul terreno del pragmatismo: “Ma non facciamo troppe poesie per favore“.
Eppure la poesia la meriterebbe questo luogo che racchiude un secolo di storia lucchese, di vissuto delle famiglie, da cui un po’ tutti i lucchesi sono passati. E che ora invece ha i giorni contati. Ma sia chiaro, per ora non sarà terreno fertile di conquista per catene commerciali o altro. “In realtà – annuncia Glauco Lenci – ultimiamo i saldi, prevedo di arrivare fino a fine marzo circa, e poi ci prendiamo, come si dice, un anno sabbatico, per non rischiare di prendere decisioni avventate. E’ un fondo di famiglia, tra queste pareti c’è tutta la storia della nostra famiglia. Mio zio è stato qui fino all’anno scorso, poi ha lasciato a 92 anni suonati. E anche io e mio fratello non siamo più ragazzini. Una decisione va presa. Ma per ora non si vende“. E questo è un punto fermo che fa tirare un respiro di sollievo alla città che perde un’attività storica, ma preservando – stavolta – la speranza che possa ritornare. “Il mondo è cambiato, bisogna fare i conti con una realtà tutta nuova – è la riflessione di Lenci – il commercio al minuto, a parte alcune eccezioni, sopravvive con difficoltà, è sempre più dura ricavare uno stipendio restando in negozio a giornate intere. Troppe spese“. “E poi è tutto indirizzato tra canali online e catene, il grosso capitale ci sta resettando il cervello e stravolge il tessuto commerciale. Solo vent’anni fa – ricorda Glauco Lenci, che nell’attività è subentrato al padre Giuseppe e lui a sua padre Crisostamo che fondò l’attività non solo vendendo ma anche fabbricando le calzature – non ci saremmo immaginati di avere centri commerciali intorno alla città con il supermercato ma anche con tanti altri negozi. E’ stato un enorme cambiamento, con ripercussioni a catena“.
Quindi il dado è tratto. “Sì, continueremo qualche altra settimana con i saldi e poi sospenderemo l’attività. D’altra parte vado verso i 70 anni, ne avessi 30 ragionerei probabilmente in un’altra maniera. Dopo 42 anni sulle barricate abbiamo dato, nessuno lo può smentire. Ora non ci faremo prendere la mano dalla fretta, non siamo certo con l’acqua alla gola. Con un po’ di calma decideremo, ma per ora il fondo resta nostro“. Laura Sartini