Ritocco in vista per la tassa di soggiorno a Lucca, che aumenterà di un euro passando da 3 a 5 euro giornalieri a seconda della categoria della tipologia di struttura. Per Federalberghi però serve un chiarimento. E’ quanto emerso da una riunione partecipata che si è svolta ieri mattina a Palazzo Sani, sede di Confcommercio. Convocata dal presidente di Federalberghi Lucca Pietro Bonino, la riunione di categoria è stata l’occasione per un confronto richiesto con urgenza dai colleghi del comparto ricettivo, alla luce dell’annunciata decisione del Comune di aumentare gli importi della tassa di soggiorno.
Numerosi i presenti – una trentina circa – , in rappresentanza delle diverse categorie legate al comparto turistico ricettivo: titolari di hotel, alberghi e B&B, dunque, ma anche rappresentanti delle guide turistiche. Tra di loro, anche diversi non iscritti a Confcommercio: vista l’importanza dell’argomento, infatti, è stato deciso di aprire la riunione ai non associati.
"Dopo un attento ascolto delle istanze dei presenti - si legge in una nota di Confcommercio - il presidente Bonino si farà carico di richiedere un incontro ufficiale all’amministrazione comunale, nel corso del quale verranno esposti tutti i punti emersi durante l’assemblea di lunedì mattina". Segno, evidentemente, che per la principale associazione di categoria qualcosa ancora non quadra o nel merito o nel metodo.
Nei giorni scorsi, l’assessore al Bilancio Moreno Bruni aveva manifestato l’intenzione del Comune di ritoccare la tassa di soggiorno durante un incontro avvenuto con le categorie economiche. In particolare, due le misure annunciate: la prima, l’incremento giornaliero di un euro della tassa di soggiorno, a prescindere dalla tipologia di alloggio e comunque solo nel periodo di alta stagione; la seconda il ritocco, fermo da una decina d’anni almeno, del ticket per i bus turistici, in questo caso elevando il costo da 130 a 190 euro. Una manovra che, nelle intenzioni di Palazzo Orsetti, dovrebbe portare circa 5-600mila euro in più nelle casse comunali destinati a compensare il sempre maggiore impegno proprio nel settore turistico e culturale del Comune.
"Quanto l’amministrazione stia investendo su turismo, cultura e arredi pubblici - aveva dichiarato Bruni al nostro giornale - credo sia sotto gli occhi di tutti e in questo senso ci è parso opportuno ritoccare leggermente, anche alla luce del crescente movimento turistico, le tariffe della tassa di soggiorno. Si tratta di importi che possono contribuire alla gestione delle spese in questi settori senza appunto gravare sulla cittadinanza".