“Lucca Art Fair“ guarda agli artisti dell’Est Europa

La fiera anche quest’anno è in versione virtuale e ospita la mostra “Waiting for you“ con vari autori emergenti italiani, rumeni e polacchi

Il Lucca Art Fair 2021 – Digital Art Weeks, guarda anche ad Est. Tra le gallerie che partecipano alla manifestazione, quest’anno online sulla piattaforma digitale T.O.E. Art Market (www.toeartmarket.com) fino al 6 giugno c’è infatti anche Iaga Contemporary Art, galleria rumena fondata da Alberto Perobelli. “Waiting for you“: questo è il titolo del progetto che vede in esposizione virtuale 9 artisti tra Est Europa e Italia: gli italiani Marcello Grassi, Silvia Inselvini e Nicola Vinci; i rumeni Liviu Bulea, Oana Maria Pop e Mihai Vrabies e i polacchi Daniel Krysta, Michal Maka e Pavel Wasowski.

Un incontro tra autori contemporanei che mette il pubblico al centro. “Waiting for you“ indaga infatti il bisogno che da sempre l’opera e il suo artefice hanno nei confronti del pubblico: lo sguardo di chi attiva l’immagine, la rende parlante, la riconosce e la fa propria. Basta osservare le fotografie di Nicola Vinci, dove lievi presenze paiono abitare da sempre gli ambienti consunti dal tempo, che necessitano dell’occhio dell’altro per essere riconosciute; o alle intensissime opere di Marcello Grassi, straordinario fotografo che con una lenta e accurata attenzione coglie l’identità della scultura e delle vestigia architettoniche antiche, rendendo le sue fotografie interroganti il senso della storia e i paradigmi della bellezza. Attendono una risposta anche le figure sospese di Oana Maria Pop, monumentali eppure evascenenti.

Ma il concetto di attesa può anche essere legato al processo creativo: così, il lavoro di Silvia Inselvini si compie in lunghe giornate dove il gesto, come nei suoi Notturni, pazientemente rende la carta una superficie piena di pensiero; mentre Mihai Vrabies, procedendo con collanti e adesivi, crea superfici e landscapes astratti togliendo, uno dopo l’altro, livelli di materiali; e anche Pawel Wasowski, che pare riprendere l’estetica optical, dipinge a mano, attendendo paziente che il pattern ipnotico emerga dalla tela. Michal Maka unisce l’attenzione per i grandi miti classici alla sperimentazione optical e cromatica astratta: ne emergono icone potenti che reinterrogano le epoche e i linguaggi. Infine, Liviu Bulea e Daniel Krysta: Il primo, lavora con materiali quali cementi e terre per stratificare superfici che paiono muri del tempo, in attesa di un passaggio dell’uomo o abbandonati da secoli, pieni di silenzio. Krysta è uno straordinario pittore. Le sue opere, quasi dei trompe l’oeil, sono lì ad aspettare che il nostro occhio si inganni e si meravigli di fronte alle sue raffinate invenzioni.

Nove artisti che IAGA Contemporary Art fa dialogare in un unico progetto perfettamente allineato con la mission della galleria: promuovere linguaggi espressivi della contemporaneità, anche emergenti, di aree solitamente fuori del mercato tradizionale occidentale, come appunto i paesi dell’est Europa, straordinarie fucine di giovani talenti ancora da scoprire. La galleria IAGA Contemporary Art è stata fondata nel 2014 a Cluj-Napoca, in Romania, da Alberto Perobelli, imprenditore e collezionista di arte moderna e contemporanea: partito dall’acquisizione delle opere dei grandi maestri del secondo dopoguerra italiano, in Romania, ha iniziato ad approfondire le ricerche e i linguaggi dei giovani artisti del posto e fondato il progetto di una galleria che potesse dare voce alle loro opere.

Il risultato è una intensa attività di galleria, coordinata da Rosalba di Pierro, Gallery manager, con sei mostre all’anno e una ricca partecipazione a fiere d’arte nei paesi del nord est Europa e qualche attenta presenza anche in Italia, come nel caso di Lucca Art Fair.